Lunedì 5 dicembre, l’Ucraina ha subito una nuova salva mortale dai missili russi, causando interruzioni di corrente e acqua in un paese già sconvolto da una crisi energetica, dopo che Mosca ha fatto di questa infrastruttura il suo obiettivo numero uno in pieno inverno.
Gli scioperi arrivano nello stesso giorno in cui entra in vigore il meccanismo di determinazione del tetto per la vendita del petrolio russo, deciso dall’Occidente, che cerca così di prosciugare i soldi di Mosca per finanziare il suo sforzo militare.
Il Cremlino ha sottolineato lunedì che il tetto del prezzo del petrolio russo deciso dai paesi occidentali non avrà un impatto sull’attacco di Mosca in Ucraina, avvertendo di “Destabilizzazionenel mercato globale dell’energia.
Il Cremlino ha annunciato lunedì che il presidente russo Vladimir Putin ha visitato il ponte di Crimea parzialmente distrutto in ottobre, la sua prima visita nella penisola annessa dall’inizio dell’attacco all’Ucraina.
Anche le basi aeree russe, lontane dal confine tra i due Paesi, sono state oggetto, secondo Mosca, di raid compiuti in giornata da droni ucraini, che hanno ucciso almeno tre soldati russi. Kiev non ha confermato.
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