Il 24enne italiano ha ottenuto la sua terza vittoria da professionista e ha suscitato poca sorpresa battendo i tradizionali favoriti negli sprint. I danesi, segnando la prima vittoria italiana di questa 105a edizione del Giro, hanno battuto il colombiano Fernando Gaviria (UAE Emirates), 2°, e un altro italiano, Simone Conzoni (Cofitis), 3°.
Il francese Arnaud Demarre (Groupama-FTJ), 4°, l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soutal), 5° e il britannico Mark Cavendish (Fast-Step Alpha Vine) sono secondi. Primo il Belgio, Edouard Theunes (Trek-Sekafredo) è arrivato 7°.
Lo spagnolo Juan Pedro López (Trek-Secafredo) ha mantenuto la maglia rosa di leader. L’ecuadoriano Richard Carabas (INEOS Grenadiers) ha colto l’occasione, tuttavia, per afferrare il bonus di 3 secondi e tornare a 12 secondi dietro Lopez.
Il vincitore della giornata precedente, però, non ha ceduto a un’emorragia oculare dopo aver preso nell’occhio il tappo di una bottiglia di Prosecco durante la cerimonia ufficiale, l’Eritrean Binium Girme (Intermarch – Vandy Gobert Matriaux).
Due corridori italiani, Luca Rastelli (Bardiani-CSF-Faizanè) e Filippo Tagliani (Drone Hopper – Androni Giocattoli) hanno sfoggiato per buona parte la maglia, a 90 km dal traguardo.
Dries de Pont (Alpesin-Fenix), 30 anni, è andato in solitaria a 58 dalla fine. Qualcosa per semplificare la fine della tappa per il gruppo. Flandrian guida lo sprint di massa a 1.300 m.
Un’altra tappa di oltre 200 km (204) attende i corridori giovedì con un percorso leggermente più irregolare con tre salite di categoria 3. Questa 12a tappa collegherà la Birmania con Genova.
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