Fatima Abbas e i suoi colleghi dell’Università dello Utah negli Stati Uniti d’America, mercoledì 11 maggio, hanno pubblicato i risultati della loro ultima ricerca. Sulla rivista scientifica Nature. I ricercatori hanno fatto una scoperta che potrebbe rivelarsi cruciale, in particolare nel contesto della donazione di organi. Sono riusciti a “riportare in vita” le cellule fotorecettrici dagli occhi di donatori di organi deceduti, ma anche e soprattutto a “ristabilire il contatto” tra queste cellule.
Fino a cinque ore dopo la morte
Ricercatori americani hanno condotto una ricerca sugli occhi di 20 persone che avevano donato il proprio corpo alla scienza. Il team è riuscito a sviluppare un processo in grado di “risvegliare” le cellule fotorecettrici della parte centrale della retina di una persona deceduta.
“Cinque ore dopo la morte del donatore, queste cellule hanno risposto a luce intensa, luci colorate e persino abbagliamenti molto deboli”, ha affermato Fatima Abbas, autrice principale dello studio.
Questa scoperta potrebbe avere diverse implicazioni. In particolare, renderà possibili nuovi studi sul sistema nervoso centrale umano. Solleva anche interrogativi, in particolare sull’irreversibilità della morte neuronale.
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