Il Pentagono ha firmato un contratto con una start-up americana che sviluppa moduli per stazioni spaziali, con l'obiettivo di poter testare le sue tecnologie nel contesto di applicazioni spaziali interattive e tattiche. Un primo passo verso lo sviluppo di una stazione militare?
Pubblicità Il contratto di ricerca è stato pubblicato in precedenza inizioinizio Gravitics, fondata nel 2021. La startup sta sviluppando un prototipo chiamato StarmaxCon un diametro di 7,6 metri e un volume di 400 metri3Ovvero il 40% della dimensione totale dell'attuale Stazione Spaziale Internazionale.
Più reattività nello spazio
Le forze spaziali statunitensi, il braccio spaziale del Pentagono, sono alla ricerca di qualsiasi tecnologia che gli consenta di essere più reattivi nelle sue operazioni spaziali. Il Pentagono vuole essere in grado di rispondere molto rapidamente se c'è una minaccia nello spazio, come un missile o un satellite nemico che arriva sui suoi satelliti.
Presentazione video dei progetti della stazione spaziale Gravitics. © Gravità
La Russia e la Cina sono spesso identificate come una minaccia per i satelliti militari statunitensi, con satelliti spia, satelliti di pattuglia o persino satelliti zombi. L’anno scorso, il Pentagono ha ordinato a due società americane un test di missione ad alta risposta Cibo notturnoche ha avuto successo.
Stazione spaziale per operazioni tattiche?
Questo è il posto senza dubbio PortaPorta L'interesse della US Space Force per le tecnologie gravitazionali. Nel complesso, l'unità della stazione può essere utilizzata per parecchie cose, incluso essere più reattiva di quella a terra.
Un giorno potremmo vedere una stazione spaziale militare americana in orbita? Le forze armate guardano sempre più spesso all’orbita per i test MicrogravitàMicrogravità Ciò non può essere fatto sulla Terra, né nell’ambito di programmi civili come la Stazione Spaziale Internazionale. L'esercito italiano ha già trasferito un equipaggio completo InfraorbitaleInfraorbitale con Galassia VergineGalassia VergineE ha persino inviato uno dei suoi membri a trascorrere alcuni giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale a bordo del volo Axiom-3.