Home Divertimento “Gran Turismo”: un thriller estenuante che porta i giocatori nel profumo

“Gran Turismo”: un thriller estenuante che porta i giocatori nel profumo

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“Gran Turismo”: un thriller estenuante che porta i giocatori nel profumo

Dal suo lancio nel 1997, Gran Tourè un gioco di simulazione di corse automobilistiche ideato dal giapponese Kazunori Yamauchi, ed è uno dei giochi PlayStation più popolari, con oltre 90 milioni di copie vendute. Mentre il gioco ha festeggiato il suo venticinquesimo anniversario lo scorso anno con l’uscita della settima versione dell’authorship su PS5. Allo stesso tempo, PlayStation Studios e Sony hanno avviato la produzione di un film basato sulla saga. E il suggerimento è a priori in qualche modo intelligente …

Invece di scivolare nei panni di un pilota da corsa immaginario, Gran Tour Ha scelto di trarre ispirazione da una storia vera, quella di Jan Mardenborough, che da pilota virtuale dietro il suo schermo si è trasformato in una storia molto reale. Questo rientra nel quadro del programma Accademia GTun programma televisivo andato in onda tra il 2006 e il 2016, in cui gli assi vengono spediti da Gran Tour Sono addestrati per guidare vere auto da corsa e alla fine partecipano a vere corse automobilistiche… anche alla leggendaria 24 Ore di Le Mans.

Jan Mardenborough era uno di loro. È la sua storia (altamente fittizia) che viene raccontata qui. Nonostante la riluttanza di suo padre (Djimon Hounsou), questo giovane Galoa di Cardiff è appassionato di gioco Gran Tour (Archie Madekwe, visto nell’eccellente film horror mezza estate Ari Aster nel 2019, ma anche lui in pessime condizioni I viaggiatori nel 2021) è disposto a tutto pur di vivere il suo sogno sull’asfalto. Partecipa così alla prima edizione di Accademia GT, immaginato da Danny Moore (Orlando Bloom). Che riuscì solo a reclutare, per addestrare i suoi futuri eroi, un ex pilota americano dalla forte personalità, Jack Salter (David Harbour, il padre adottivo di Eleven/Onze nella serie Cose strane) …

Jean (Archie Madekwe) e il suo allenatore, Jack Salter (David Harbour), sono complici sul ring. © 2023 CTMG

Da virtuale a… virtuale

Canadese di origini sudafricane Neil Blomkamp (regista Distretto 9 Nel 2009, daparadiso Con Matt Damon nel 2013 o Chappy: robot rinnegato nel 2015), Gran Tour Si è rivelato, nonostante la sua buona idea iniziale, un vero disastro industriale. Dalle prime immagini capiamo di non essere al cinema, ma in una interminabile pubblicità del franchise di videogiochi, di Nissan e Sony – con un product placement frenetico e persino immorale quando viene fatto al centro di uno dei alcune scene drammatiche del film…

Gran Tour È interamente basato su un’idea centrale: passare dal virtuale al reale, per mostrare quanto siano accurate le simulazioni di auto e costituire un vero e proprio allenamento per i futuri conducenti. Ma, progettato interamente per i fan del gioco, il “film” rimane costantemente virtuale, in particolare nel modo in cui sono rappresentate le gare, in modo molto poco lusinghiero e riassegnando le icone dei videogiochi (ad esempio, includendo l’immagine di dove si trova l’eroe la gara, quanti giri mancano, ecc.).

Ma il peggio è quello Gran Tour In realtà lo prende Giocatori Per gli idioti, ripetendo ogni informazione in modo superfluo: in un dialogo, un segno sullo schermo, in un altro dialogo… elicotteri, aerei privati, ecc. . che riduce i rari personaggi femminili a una rappresentazione a supporto dei personaggi maschili…

Il vero Jan Mardenborough, che ha ispirato il film “Gran Turismo” e che ha fatto da controfigura al giovane Archie Madekwe durante le riprese. © 2023 CTMG

Gran Tour film sportivo A Neil Blomkamp copione Jason Hall e Zack Palin Fotografia Jacques Joffrey musica Lorne Balfe e Andrew Kawczynski Prodotto da Austin Daines e Colby Parker jr. con Archie Madekwe, David Harbour, Orlando Bloom, Djimon Hounsou… Durata 2h15

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