Gli israeliani si consolano con un complesso di superiorità. Ora credono di essere al sicuro dagli attacchi. Le tre vittorie nel 1948, 1956 e 1967 dimostrarono che sarebbe stato un’illusione per gli aggressori affrontare nuovamente l’esercito israeliano. Tuttavia, gli sconfitti nel 1967 vogliono riconquistare le loro terre: le alture di Golan per la Siria e il deserto del Sinai per l’Egitto.
Il 6 ottobre 1973 i soldati egiziani attraversarono il Canale di Suez e avanzarono in Egitto SinaiLo stesso vale per l’esercito siriano Alture di Golan. I due eserciti arabi, ben equipaggiati con equipaggiamento sovietico, manovrarono efficacemente. Per la prima volta Israele inciampa. Ma presto gli ufficiali israeliani hanno mostrato audacia tattica e hanno ribaltato la situazione inizialmente minacciosa.
Nel giro di pochi giorni l’esercito israeliano riconquista il Golan e avanza verso Damasco. Nel Sinai, l’Egitto mancava di audacia, a differenza del generale Ariel Sharon Che a sua volta riuscì ad attraversare il Canale di Suez diretto al Cairo. Dietro le quinte, tra gli americani, alleati di Israele, e i sovietici, alleati di Siria ed Egitto, i telefoni si surriscaldano. Finiscono per imporre un cessate il fuoco 25 ottobre 1973 Attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Risultati della guerra dello Yom Kippur: decine di migliaia di morti e feriti da entrambe le parti. Il popolo israeliano ora dubita della capacità di conquista del proprio esercito, e quindi Israele è più propenso a negoziare. Da parte araba, l’umiliazione del 1967 è stata eliminata, ma comprendiamo anche che la vittoria completa su Israele è impossibile.