18 gennaio 2023
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Attraverso il dialogo fittizio tra il regista Alain Ughetto e sua nonna Cesira, “Cani e il divieto agli italiani” ripercorre il viaggio di tre generazioni di una famiglia italiana in esilio nella Francia di inizio Novecento con poesia, umorismo e creatività. Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy ed è stato premiato due volte con il Premio della giuria e per la distribuzione dalla Fondazione di Cannes. È stato nominato agli European Film Awards 2022 e presentato quest’estate al Locarno International Film Festival. Una testimonianza familiare di livello mondiale nelle sale il 25 gennaio!
Una conversazione intima sull’incontro con la storia familiare italiana
Alain Ugetto è un regista di film d’animazione. Ha l’aspetto dei più ammirati palla (Cesar per il miglior cortometraggio d’animazione 1985) e gelsomino (Concorso ufficiale Annecy Animation Film Festival 2013). Ha ereditato un gusto pronunciato da suo padre e suo nonno, che inietta nel suo cinema attraverso l’animazione, come vettore per esplorare l’intimità.
con Divieto di cani e italiani, frutto di otto anni di ricerca e creazione, Alain Ughetto usa la sua arte per visitare i suoi nonni e raccontare la loro storia. Combinando magistralmente animazione e live action, il regista intreccia un dialogo fittizio con sua nonna Cesira (doppiata da Ariane Ascaride) per mettere in scena il viaggio dei suoi antenati che lasciarono la loro città natale, il Piemonte, e si stabilirono in Francia. Racconta poeticamente la storia della famiglia: il lavoro sulle Alpi, le prove della guerra, il fallito tentativo di raggiungere l’America e il viaggio pieno di speranza in Francia, una terra chiamata: “paradiso”.
Attraverso la storia di questa famiglia italiana di Ughtera, leggiamo la storia dei milioni di immigrati italiani che hanno lasciato la penisola per stabilirsi ai quattro angoli del mondo, soprattutto in Francia, nel XX secolo.
Titolo del film, Divieto di cani e italiani1875-1914 si riferisce all’odio italiano all’interno della società francese, sullo sfondo del nazionalismo europeo, delle continue tensioni diplomatiche tra Francia e Italia e di una crisi nel mercato del lavoro francese.
La poesia creativa di un film al crocevia delle arti
Oltre ad essere un testimone unico e illuminante della storia europea, Divieto di cani e italiani La meraviglia della creatività.
Girato da gennaio 2020 a luglio 2021 utilizzando la tecnica stop motion o stop motion. I set del film sono stati costruiti da Weavement Lundy! Nessuno è perfetto al Renz Studio! (sotto la guida dello scenografo Jean-Marc Ogier e della costumista Anna Deschamps), da elementi naturali raccolti dal regista in Piemonte: così un broccolo diventa albero, una zucca diventa casa, le castagne diventano rocce. Società di produzione Viviment Lundy! Responsabile anche delle marionette e dei costumi del film.
Il movimento per fermarsi è stato rafforzato con immagini 2D e immagini reali di paesaggi ripresi nel villaggio natale di Ughetto, Ughetto in Italia.
La musica del film – sublime – è stata composta da Nicola Piovani, che vinse l’Oscar per la migliore colonna sonora nel 1999. La vita è bella Ha lavorato con Roberto Benigni e alcuni dei migliori registi italiani: Federico Fellini, Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, i fratelli Taviani, Nanni Moretti…
Divieto di cani e italiani Il frutto di un incontro artistico e umano: questo è ciò che dà al film la sua ricchezza e la sua poesia.
Un film sostenuto da Bretagne Cinema
Divieto di cani e italiani Un film d’animazione coprodotto Immagini di tamburi di setaCompagnia di Wren Viva il lunedì!, Folioscopio, Cane graffiato, Lux fuggitivo film, Film brutto E Film patooche. Distribuisce il film Kebeka Film.
Sostenuto da Bretagne Cinéma, il film riceve il sostegno finanziario della regione Bretagna (in associazione con CNC) e uscirà nelle sale il 25 gennaio 2023.
Riepilogo : Inizio del XX secolo, culla della famiglia Ughetto a Ughettora, nel nord Italia. La vita nella regione è diventata così difficile che gli Ugeto sognano di ricominciare da capo all’estero. Secondo la leggenda, Luigi Ughetto varcò poi le Alpi e iniziò una nuova vita in Francia, cambiando per sempre il destino della sua amata famiglia. Suo nipote rivive qui la loro storia.
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