I nuovi contratti imposti ai fornitori di servizi di terze parti di RTBF hanno provocato la protesta di sindacati, associazioni di autori e Consiglio supremo della cultura.
Di Alain Landand
CÈ una riforma studiata da diversi mesi dagli uffici legali della RTBF, a cui è stata sottoposta Gestione centralizzata All’inizio dell’autunno e poi attuato dalla Direzione Finanza in dicembre-gennaio: con termini unilaterali e coercitivi, tutti i fornitori esterni alla società pubblica sono stati sottoposti a un doppio “contratto di prestazione di servizi” volto a uniformare e centralizzare i servizi di tutti i collaboratori esterni, da il più modesto opinionista agli offerenti pseudo-indipendenti per i quali radio e televisione sono gli unici clienti. Sia il metodo di distribuzione che la radicalità del contenuto preoccupavano il fronte comune dei sindacati, diverse federazioni culturali professionali e infine il Consiglio supremo della cultura, che a sua volta ha sequestrato il direttore generale della cultura Freddy Caparo e il ministro della cultura. Benedict Lennard (iColo).
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