“The New Game” è la storia del dodicenne Alexandre, l’unico figlio di Philippe Etienne (Daniel O’Toile), l’uomo più ricco di Francia. come tale Regalo di compleanno, il giovane adolescente punta gli occhi su Sami (Jamal), la guardia di sicurezza delle Galeries Lafayette. All’inizio Sami fu sorpreso dall’idea di diventare il giocattolo di questo ragazzo ricco, e finì per accettare, perché è gravato da debiti e tira il diavolo per la coda… Ma Possiamo comprare un essere umano impunemente?
Questo scenario ti ricorda qualcosa? Naturalmente il film è un remake di “Toy”, il primo film prodotto da Francis Weber nel 1976, con Pietro Riccardo e non dimenticare Michele Mazzo. Se, una volta pubblicato, questo fumetto originale ha avuto solo mezzo successo, lo è diventato nel corso degli anni Uno dei film di adorazione Dall’autore de “L’emmerdeur”.
In The New Game, tutto è stato fatto per renderlo possibile macchina di bellezza. Se l’uomo gioco incarnato da Pierre Richard era in origine un giornalista disoccupato, qui diventa un piccolo pianificatore di periferia, chiamato dalla sua compagna incinta per trovare un vero lavoro. Ciò consente al regista James Hoth di rafforzare il contrasto tra l’ambiente popolare di Sammy e il gigantesco castello che scoprirà quando diventerà il gioco di Alexander.
Il problema è Jamal, un eccentrico in un mondo troppo maestoso per lui, condannato a dedicarsi all’autoparodia, a giocare come un vecchio clown che tira sempre gli stessi fili – e di fronte a lui, la recitazione del giovane Simone Valeau (come spesso accade nelle commedie francesi) riguarda più la recitazione applicata che la recitazione. Solo Daniel Otwell, in quanto CEO incapace di esprimere la minima emozione, si sta ritirando dal gioco in questo commedia lenta e prevedibileUn inutile, sovradimensionato remake del piccolo gioiello di Weber.
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