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I datori di lavoro italiani chiedono aiuti dai 40 ai 50 miliardi

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I datori di lavoro italiani chiedono aiuti dai 40 ai 50 miliardi

Milano (awp/afp) – I datori di lavoro italiani hanno chiesto lunedì un pacchetto di aiuti da “40 a 50 miliardi di euro nel 2023” per evitare il fallimento di “migliaia di aziende” e la perdita di “centinaia di aziende”. Migliaia di lavori”

Carlo Bonomy, capo della principale organizzazione datoriale Confindustria, ha sostenuto che il prossimo governo di Giorgia Meloni dovrebbe “cercare altre fonti” per sostenere le imprese se “non ci si può fidare dell’unità europea per ridurre la bolletta energetica”.

“Sono più preoccupato ora che all’inizio dell’epidemia”, ha detto in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Senza industria non c’è Italia. Se chiudiamo migliaia di attività, si perdono centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

La bolletta energetica delle imprese italiane dovrebbe aumentare di 110 miliardi di euro nel 2022, rispetto ai livelli di pandemia pre-coronavirus, di cui 55,6 miliardi saranno pagati tra settembre e dicembre, secondo un rapporto del Centro ricerche di Confindustria pubblicato sabato.

Sig. Bonomia stimata. In caso contrario, “lo slittamento del budget potrebbe essere inevitabile”.

Il governo uscente di Mario Draghi ha già speso 66 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese nell’affrontare la crisi energetica, finanziati da entrate fiscali superiori al previsto grazie a una forte crescita.

Ma si prevede che il prodotto interno lordo (PIL) subirà un “piccolo calo” nella seconda metà dell’anno, che potrebbe continuare nel primo trimestre del 2023, secondo le proiezioni di Roma.

Un tale rallentamento avrebbe l’effetto di ridurre le entrate fiscali e di limitare i margini di manovra per un futuro governo populista della leader postfascista Giorgia Meloni, che ha vinto le elezioni legislative del 25 settembre.

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SM. Meloni ha esitato di fronte a possibili estensioni di bilancio, mentre l’Italia è già impantanata nel debito al 150% del PIL. .

La Germania è in procinto di finalizzare un pacchetto di aiuti energetici da 200 miliardi di euro che ha suscitato aspre critiche dai suoi partner europei, compresa l’Italia.

afp/ol

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