Alto ritmo di lavoro
“Il mercato del lavoro svizzero è molto esigente a vari livelli, ma è anche molto produttivo, quindi si manifestano alcune pressioni”, ha detto martedì Boris Zürcher, capo della Direzione del lavoro presso la Segreteria di Stato dell’economia, durante la presentazione dello studio a Berna. A questo proposito, i ritmi di lavoro elevati rappresentano una delle difficoltà professionali più comuni in Svizzera: ne soffre il 59% dei collaboratori, contro solo il 49% della media europea.
E il 52% dei dipendenti considera le scadenze troppo spesso o sempre, rispetto al 47% nell’Unione Europea. Un’altra percentuale elevata nel Paese è la percentuale di lavoratori che lavorano nel tempo libero per soddisfare le esigenze lavorative (36%, rispetto al 29% in Europa). D’altro canto, i lavoratori svizzeri sono meno stressati rispetto ai loro colleghi europei (14% contro 19%).
Il sindacato Unia ha risposto in un comunicato stampa alla pubblicazione dello studio e ha invitato i datori di lavoro svizzeri ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori per quanto riguarda lo stress e le limitazioni fisiche, psicologiche e sociali sul lavoro. Più di 71.000 lavoratori in 35 paesi sono stati intervistati nell’ambito dell’indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS). Il campione svizzero comprende 1224 individui e rappresenta l’intera popolazione attiva. Secondo la Segreteria di Stato dell’economia non è possibile fare paragoni con le indagini precedenti del 2005 e del 2015, perché a causa della pandemia di Covid-19 è stato necessario modificare le modalità di interrogazione dei dipendenti.
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