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I giovani designer stanno guidando una piccola rivoluzione nell’ecosistema della moda italiana

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I giovani designer stanno guidando una piccola rivoluzione nell’ecosistema della moda italiana

Come si dice Jacques in italiano? Ecco una colla. In Francia, lo stilista 33enne nato al Salon-de-Provence, ma piace anche agli stilisti. Alessandro Matteucci O Serra del mare In dieci anni hanno dimostrato che è possibile firmare un guardaroba coerente e commerciale per riuscire senza soccombere alle sirene delle grandi case. Intanto, dall’altra parte delle Alpi, non c’era parallelo. E da quindici anni i critici stranieri tornano spesso dalla Milano Fashion Week sottolineando la mancanza di giovani scatti capaci di arricchire il panorama e di preparare il futuro, sottolineando l’immensa onnipotenza di Gucci, Prada, Armani e altri Dolce. & Cabana, giganti globalizzati nati nel XXe secolo

“Per molto tempo, il successo delle case famose ha giocato un ruolo ambiguo tra i giovani talenti. Da un lato, hanno creato un ambiente favorevole per correre rischi in questi gruppi strutturati. Dall’altro, hanno oscurato qualsiasi nuovo nome che apparisse., osserva Emanuela Scarpellini, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano. La Francia, invece, è più clemente con gli ultimi nati, offrendo borse di studio e premi; Quando la proposta vale, la Fédération de la haute couture et de la mode riserva loro un posto nel calendario ufficiale della Paris Fashion Week.

Vitelli, collezione Primavera-Estate 2023.

È vero che in Italia sono emerse lentamente etichette emergenti come MSGM o Sunnei, fondate nel 2009 e nel 2014. Ma soprattutto negli ultimi tre anni ha finalmente preso piede un vero e proprio rinascimento. iniziato a fluttuare a livello internazionale, ad esempio, Armadio ispirato al folklore tirolese di Jezebel Garmeo31 once, Audacia bohémien esaltata dall’artigianato bolognese di Marco RambaldiE la maglieria “upcycle” di Vitelli, fondata dai 31 anni o, più recentemente, 40 anni, Mauro Simeonato e Giulia Bordoli.

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Certo, siamo ancora lontani da aziende forti come Jacquemus, che ha fatturato 100 milioni di euro nel 2021 e punta a raggiungere i 500 milioni nel 2025, come ha comunicato ai media specializzati. Affari di moda. La nuova guardia italiana muove i primi passi nelle sfilate, ancora più segrete e soprattutto nelle presentazioni parallele ai barnum dei mastodonti.

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Per Veronica Leoni, ha lanciato il suo brand “Non un’ambizione radicata: non ci avevo mai pensato”. Il 37enne Romain dal taglio a spazzola naviga da quindici anni nel settore del prêt-à-porter. Il suo gusto, combinato con la sua capacità di progettare prodotti minimalisti, unici e funzionali, gli è valso un curriculum di prim’ordine nel settore del lusso, subentrando a Jil Sander, Celine e nel 2018. La linea permanente da donna di Moncler.

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