Riuscirà il tumulto della vita politica italiana a far precipitare l’eurozona in una crisi esistenziale? Non ci siamo ancora, ma, a Bruxelles, la scena è nella mente di tutti. Mario Draghi, arrivato a Palazzo Sigi nel febbraio 2021, ha rassegnato le dimissioni giovedì 14 luglio per divergenze con il Movimento 5 Stelle (M5S, Antisistema), uno dei partiti della coalizione da lui guidata. Il presidente Sergio Mattarella l’ha respinta, rifiutandosi di liberarlo, e nessuno sa quale sarà l’esito di questa puntata. “Se questo non verrà risolto presto, questa crisi italiana sorgerà in un momento molto brutto per la Banca centrale europea [BCE] »Eric Dore, economista presso Iéseg Business School, afferma:
Dalla crisi del debito del 2012 e dal salvataggio della Grecia, la penisola, con la sua vita politica instabile e il suo oneroso debito pubblico – oltre il 150% del PIL – è stata considerata un anello debole nell’eurozona. Inoltre, l’ascesa al potere di Mario Draghi è stata salutata come un miracolo nei circoli europei.
L’ex presidente della Bce (dal 2011 al 2019), con una solida reputazione internazionale, sembrava l’unico in grado di attuare le riforme promesse nell’ambito del Piano di salvataggio europeo da 750 miliardi di euro (di cui 209 miliardi per l’Italia). Di nuovo sulla strada della crescita. Alla sua inaugurazione, i tassi di prestito a dieci anni si sono differenziati tra italiano e tedesco (il diffusioneconsiderato un barometro del rischio) è sceso al di sotto di 100 punti base (1 punto percentuale), inaudito dal 2015.
“Zona pericolosa”
Ma lo spread non ha smesso di aumentare dall’inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio, superando oggi i 215 punti. ” Non sono uno scudo contro gli eventi, sono un uomo”, Mario Draghi, a maggio, ha detto di questo aumento. A metà giugno, quando la BCE ha annunciato la fine programmata del suo sostegno all’economia, lo spread ha addirittura raggiunto il picco di 245 punti. “Ci stiamo avvicinando ai 250 punti, la zona di pericolo che ha, in passato, costretto la Bce a intervenire verbalmente per allentare le tensioni”.Gli strateghi di ING Francesco Besol e Antoine Bouvet hanno sottolineato in una nota in merito:.
La potenziale partenza di Mario Draghi potrebbe innescare ondate di ansia tra gli investitori, che potrebbero essere tentati di vendere le loro partecipazioni nel debito italiano, con il rischio di spingere gli spread ancora più in alto. Ma anche se rimane, le elezioni legislative nel Paese devono tenersi prima di marzo 2023 e prima dell’autunno. “Un nuovo governo senza Draghi rischia di assumere una posizione più conflittuale sull’Ue”, Francisca Palmas, esperta di paese in economia dei capitali.
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