“Quello che faremo nei prossimi cinque anni andrà oltre ciò che abbiamo ottenuto negli ultimi 10”, ha avvertito Joe Quinlivan, vicepresidente della robotica di Amazon presso questo hub di innovazione, aperto un anno fa a Westborough nel Stati Uniti nordorientali.
L’azienda, fondata da Jeff Bezos 28 anni fa, ha svelato la sua ultima innovazione, un braccio robotico giallo chiamato Sparrow, in grado di scoprire, selezionare e gestire “milioni di prodotti” di tutte le dimensioni e forme.
A differenza dei suoi predecessori che possono solo indirizzare i pacchetti, il “Passero” può gestire le cose grazie ai suoi tubi cilindrici che aspira e poi mette in vari cestini.
Ciò dovrebbe consentire ai dipendenti di interrompere l’esecuzione di attività ripetitive e concentrarsi su attività “gratificanti e interessanti” migliorando al contempo la “sicurezza”, afferma Tay Brady, direttore di Amazon Robotics.
Secondo Joe Quinlivan, circa il 75% dei 5 miliardi di ordini elaborati dal gigante dell’e-commerce sono gestiti da una sorta di bot.
Minaccia di lavoro?
Brady si difende: “Non si tratta di macchine che sostituiscono gli umani. Si tratta di macchine e umani che lavorano insieme”.
Secondo i funzionari di Amazon, l’uso del robot da parte dell’azienda ha creato più di un milione di posti di lavoro negli ultimi anni, specializzandosi in ingegneria in particolare ma anche nella manutenzione, oltre che in posizioni tecniche e di operatore.
Sebbene l’idea che una maggiore automazione del lavoro porterà alla distruzione di massa di posti di lavoro non è supportata dai dati recenti pubblicati a luglio dall’Ufficio censimento degli Stati Uniti, un maggiore utilizzo dei robot potrebbe avere un impatto negativo sui dipendenti.
I ricercatori dell’Università di Berkeley hanno avvertito in uno studio del 2019 che, sebbene consentano di semplificare alcune attività nei magazzini, queste tecnologie possono effettivamente contribuire ad “aumentare il carico di lavoro e il ritmo, con nuovi metodi di monitoraggio dei dipendenti”.
Citano l’esempio del videogioco MissionRacer utilizzato da Amazon, che mette i dipendenti l’uno contro l’altro per raccogliere gli ordini dei clienti più velocemente.
I robot possono essere utilizzati anche dai datori di lavoro per “abbassare il livello di qualificazione richiesta per il lavoro al fine di ridurre i costi di formazione e assunzione” che possono portare a “stagnazione salariale e precarietà del lavoro”, secondo la stessa fonte.
Régulièrement accusé par ses détracteurs “d’esclavage moderne”, Amazon, deuxième Employeur aux Etats-Unis après le géant de la Distribution Walmart, a réussi à repousser jusqu’à presente toutes les velléités de seufô New York.
Il gigante dell’e-commerce, che ha acquistato la società di robotica Kiva un decennio fa, sviluppa software per computer, intelligenza artificiale, apprendimento automatico, elaborazione automatizzata, simulazione, analisi predittiva e progettazione di prototipi.
L’azienda può produrre privatamente “1.000” unità robotiche nel suo stabilimento di Westborough.
Al fine di abbreviare il tempo tra l’acquisto del prodotto da parte del cliente e il momento in cui lo riceve, Amazon intende anche effettuare consegne di pacchi leggeri entro la fine dell’anno tramite drone in due città della California e del Texas.