Il processo è ancora molto lento, ma il punto principale è stato raggiunto: uno scenario di recessione in Belgio sembra essere stato evitato. Secondo le ultime previsioni dell’Ufficio federale di pianificazione, pubblicate giovedì, la crescita economica del nostro Paese dovrebbe stabilizzarsi ad un misero 1% quest’anno, per poi aumentare leggermente – all’1,3% – l’anno prossimo. Per fare un confronto, la crescita nel 2022 è rimasta al 3,2%. Nel frattempo, le conseguenze economiche negative della guerra in Ucraina, gli effetti delle politiche di rialzo dei tassi di interesse praticate dalle banche centrali di tutto il mondo e l’aumento dell’inflazione erano chiaramente presenti.
“La crescita economica è stata rivista al ribasso di 0,3 punti percentuali nel 2023 come nel 2024 rispetto alle previsioni emesse lo scorso giugno dall’Ufficio federale di pianificazione. Questa revisione è dovuta principalmente al deterioramento del contesto internazionale.”Inoltre, la fondazione conferma nel suo comunicato stampa. Chi aggiunge: “Il Belgio, a differenza di Germania e Paesi Bassi, è riuscito a evitare la recessione grazie all’importanza del settore dei servizi e agli indicatori automatici di reddito che sostengono il potere d’acquisto, compensando il calo delle esportazioni..
Creazione di posti di lavoro
Sul fronte dell’inflazione, l’Ufficio federale di pianificazione prevede un valore del 4,4% nel 2023 e del 4,1% nel 2024. Si tratta sicuramente di un calo significativo rispetto a quello registrato nel 2022 – quando l’aumento dei prezzi raggiunse il picco in ottobre, su base annua. Del 12,3%! E lo scorso agosto, sempre su base annua, era scesa al 4,1%.
Dato il recente aumento dei prezzi globali del petrolio e del gas, si prevede che l’inflazione aumenterà nuovamente a novembre, per poi attenuarsi nella seconda metà del 2024.
Ma è chiaro che non abbiamo ancora raggiunto la fine dei nostri problemi. “Questo calo continuerà fino a ottobre. Considerato il recente aumento dei prezzi globali del petrolio e del gas, si prevede che l’inflazione ricomincerà a salire a novembre e diminuirà solo nella seconda metà del 2024.Inoltre, avverte l’Ufficio federale di pianificazione. Una revisione al rialzo dell’inflazione che avrà un impatto maggiore “Consumo domestico dinamico nel 2024”. Infine, sul fronte dell’occupazione, la nostra economia, in queste condizioni economiche sfavorevoli, riuscirà comunque a creare 50.000 posti di lavoro quest’anno e 40.000 posti di lavoro l’anno prossimo. Questo è sempre il caso…