Il primo ministro Amine Benafterrahmane ha ricevuto la Meloni all’aeroporto di Algeri per l’inizio della “amichevole visita di lavoro”, ha detto il suo ufficio. La Meloni è l’ultimo leader europeo a visitare l’Algeria dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, che ha portato a sanzioni internazionali contro Mosca e tagli alle forniture di gas russo che hanno fatto salire i prezzi. È in questo contesto che a luglio il predecessore della Meloni, Mario Draghi, ha stretto una serie di accordi con il presidente algerino Abdelmadjid Deboun. Tra questi accordi c’era un accordo di quattro miliardi di dollari per la condivisione della produzione di petrolio e gas tra l’Algeria e le compagnie energetiche, tra cui l’italiana Eni, volto a ridurre la dipendenza dell’Italia dalle forniture russe. Un funzionario algerino ha detto che il suo paese aumenterebbe anche le esportazioni di gas verso l’Italia. La Meloni incontrerà Tebboune lunedì, secondo l’agenzia di stampa italiana ANSA. Prima dell’invasione dell’Ucraina, l’Italia importava il 95% del proprio gas, di cui il 40% proveniva dalla Russia. Per ridurre questa dipendenza, Roma si rivolge sempre più all’Algeria, storicamente il suo secondo fornitore. Eni, presente in Algeria dal 1981, gestisce congiuntamente con la società algerina di idrocarburi Sonatrac il gasdotto Transmet che collega il Paese all’Italia attraverso la Tunisia. (Belga)
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