questo venerdì, Yves van Laethem ha valutato la situazione epidemiologica in Belgio. Con lo slogan: vaccinarsi e attuare nuove misure per evitare il confinamento. La vaccinazione sta dividendo la società più che mai. Dovrebbe diventare obbligatorio? Per convincere coloro che erano ancora titubanti, il dottore ha espresso una sincera franchezza.
Christoph Curtin è un chirurgo ortopedico presso l’ospedale di Limburg. Questo mercoledì ha pubblicato un messaggio su Linkedin per condividere la situazione negli ospedali di oggi: “1958, 1977, 1986, 1975, 1969, 1955, 1961, 1955, 1953, 1977, 1962, 1965, 1971, 1986: questi sono gli anni di nascita di persone non vaccinate che lottano per la propria vita. 1954, 1946: questi sono gli anni di nascita date pazienti vaccinati che, purtroppo, stanno lottando per la propria sopravvivenza”, Iniziò. “Ci sono così tanti numeri nei media che è difficile da capire. Tuttavia, è semplice: basta analizzare gli anni di nascita dei pazienti per vedere se il vaccino funziona”.
Poi voleva collegarsi direttamente all’antivirus. “Per favore, ferma questa assurdità anti-vaccinazione. Apri gli occhi e impedisci ad altre persone ingenue di combattere inutilmente per sopravvivere. Chiunque può morire di Corona. Anche se sei giovane. Prenditi le tue responsabilità”.
Due giorni dopo questa lettera, Christophe Courten non osò. Come ha spiegato a Het Laatste Nieuws. “Il fatto che non tutti siano costretti ad assumersi la responsabilità non fa che polarizzare ulteriormente la società”., lui pensa. Secondo lui, la società è molto divisa su questo tema. Più che mai, temeva un nuovo confino. “Se tutti sono vaccinati e ne viene chiuso uno nuovo, non ci punteremo il dito contro. Nessuno si sentirà punito l’uno contro l’altro”.
Per Christophe Curtin non esistono 36mila soluzioni per evitare di saturare gli ospedali: bisogna essere vaccinati. Per questo, i politici hanno un ruolo cruciale da svolgere. “L’immunizzazione è un tema che divide e polarizza una società che deve unirsi in questo momento. Dobbiamo restare uniti perché la crisi non sta per finire. La solidarietà è il cardine del nostro welfare state. Faccio quindi appello al necessario coraggio politico per fare la solidarietà dei cittadini tra di loro contro questo virus Aggressione forzata.
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