Il nostro ecosistema è minacciato da animali esotici rilasciati in natura da individui. Il Servizio Pubblico Vallone sta conducendo una campagna di sensibilizzazione per allertare il pubblico. Le tartarughe o anche i gamberi esotici possono causare gravi danni economici e ambientali.
Elodie Cabin, responsabile della missione delle specie aliene invasive, scansiona i corsi d’acqua alla ricerca di gamberi esotici. La sua missione: studiare la loro presenza tra noi.
Originariamente gamberi come questo non venivano trovati negli stagni vicino a Namur, ma in Louisiana, negli Stati Uniti. “È molto aggressivo, quindi può attaccare altre specie, ma ha anche una capacità riproduttiva molto maggiore rispetto alla nostra specie di gamberi, quindi ne abbiamo già molto nell’ambiente, e in questo caso competerà direttamente per il cibo, ma anche per il cibo”, spiega. Per gli habitat.
Ci sono dozzine di specie acquatiche straniere, come lo slider della Florida, che danneggiano le piante nei nostri fiumi e corpi idrici. Queste specie invasive rappresentano una minaccia per la nostra biodiversità e talvolta hanno anche conseguenze economiche. “Si stima che in Europa questo gambero esotico causi ogni anno danni per almeno 15 milioni di euro. Questo danno è dovuto principalmente al fatto che consumano tutto il novellame e i giovani pesci nei sistemi di piscicoltura e di piscicoltura“, spiega Etienne Branquart, esperto di “Specie aliene invasive” – SPW.
L’amministrazione vallone ora allerta l’opinione pubblica, perché spesso sono i privati ad acquistare questi animali e poi ad abbandonarli in natura. “Se continuiamo a farlo, sempre più persone si dimostreranno valide. I danni all’ambiente e all’economia saranno sempre maggiori. Quindi dobbiamo stare davvero attenti“.
I censimenti consentono di prendere di mira le aree invase e quindi di eliminare i campioni problematici.