Questa notizia è documentata in un rapporto scientifico diffuso in tutto il mondo. E la sua sfortunata storia racconta in particolare in mail giornaliera.
Un olandese di 47 anni ha usato il bagno mentre visitava una riserva naturale in Sudafrica. Seduto sulla pentola, l’uomo ha morso un cobra tranquillamente nascosto… nella pentola!
L’inizio di un calvario. L’uomo ha dovuto attendere tre lunghe ore prima di essere portato in elicottero al più vicino ospedale, a 350 km di distanza. Durante quei 180 minuti, ha sentito una profonda sensazione di bruciore nei suoi genitali, che avevano iniziato a gonfiarsi e diventare viola, un segno di necrosi scrotale.
Scienziati che hanno ampiamente documentato questa condizione in un nuovo articolo di Casi clinici di urologia, ha stabilito che questa vittima era il primo caso medico di avvelenamento genitale da parte di un cobra.
Sfortunatamente, i medici sudafricani hanno dovuto affrontare un compito quasi impossibile. Gran parte del tessuto del suo pene era irrecuperabile e doveva essere rimosso.
Dopo nove giorni di ricovero, l’olandese è stato in grado di tornare nei Paesi Bassi, dove è stato necessario rimuovere altro tessuto del pene marcio.
I chirurghi olandesi hanno quindi proceduto alla ricostruzione del suo pene utilizzando trapianti di tessuto prelevati dalla coscia.
Nei loro commenti sul caso, i medici danno qualche consiglio a chi viaggia ai tropici, come quello che… tira sempre lo sciacquone.
Ma buone notizie: un anno dopo quell’incidente, l’uomo aveva riacquistato la piena funzionalità e la sensazione del suo pene.
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