Per la prima volta in oltre 50 anni, il Congresso degli Stati Uniti ha tenuto un’audizione pubblica dedicata ai “fenomeni atmosferici non identificati”.
“Dall’inizio degli anni 2000, abbiamo osservato un numero crescente di oggetti non autorizzati o non identificati”, ha affermato Scott Bray, vicedirettore dell’intelligence per la Marina degli Stati Uniti.
Il funzionario ha attribuito l’aumento a “sforzi significativi” dell’esercito americano per “rimuovere lo stigma dell’atto di denunciare gli avvistamenti” e ai progressi tecnologici.
Tuttavia, ha osservato di non aver scoperto nulla che “potrebbe indicare un’origine non terrestre” per questi fenomeni. Ma nemmeno escludeva categoricamente questa possibilità.
Già nel giugno 2021 l’intelligence statunitense affermava in un rapporto tanto atteso che non c’erano prove di extraterrestri, pur riconoscendo che decine di fenomeni osservati dai piloti militari non potevano essere spiegati.
Alcuni possono essere spiegati dalla presenza di droni o uccelli che creano confusione nei sistemi radar dell’esercito americano. Altri potrebbero derivare da test di attrezzature o tecnologie militari condotti da altre potenze, come la Cina o la Russia.
L’esercito e l’intelligence statunitensi cercano principalmente di determinare se questi “fenomeni meteorologici non identificati” possono essere collegati a minacce per gli Stati Uniti.
Il rappresentante democratico eletto Andre Carson, presidente della commissione parlamentare dietro l’audizione, ha avvertito che “fenomeni meteorologici sconosciuti rappresentano una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale”. “E dovrebbero essere trattati come tali”.
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