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il posto non merita la top 8? L’Anderlecht fa fatica a ruotare – due piedi

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il posto non merita la top 8?  L’Anderlecht fa fatica a ruotare – due piedi

Brian Rimmer ha avuto un buon inizio con l’Anderlecht. Il suo problema è altrove: fuori dalla panchina la scintilla si spegne raramente…

È davvero lecito sperare di lottare su due tavoli, uno dei quali sono state le ultime quattro partite di Coppa dei Campioni (!), con Stroykens, Kana, Raman, Arnstad e Leoni in panchina? In altre parole, un posto degno per RSCA Futures, con Benito Raman l’unico nel processo di garanzia.

Non sorprende che Raman sia anche l’unico di tutti questi riservisti che riesce a unirsi alla squadra a rotazione senza che nessuno sia veramente sorpreso. Christian Arnstadt, in misura minore, ha guidato nei tempi previsti ma è rimasto gentile. Gli altri sembrano essere armi per il futuro – o per il futuro – e non scommetteremmo molto sul loro contributo a fine stagione se l’Anderlecht conquistasse miracolosamente le prime otto.

Gli operatori storici devono brillare

Un esempio di questa mancanza di opzioni è che se l’incumbent avesse perso la chiamata o si fosse nascosto, Riemer non avrebbe avuto nulla a cui rispondere. Non può nemmeno rilassare molte persone e non perde molta qualità.

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Probabilmente Moussa Ndiaye avrebbe dovuto restare in panchina domenica, ma l’assenza di Murilo per un lieve infortunio ha risolto il dilemma. “Moses ha avuto una buona serie di partite. E in quei casi esiti sempre a preferire la continuità o la freschezza”, afferma Rimmer. “È difficile dire se Eleven sia quello con cui allinearsi o se le posizioni debbano essere ruotate”.

Una cosa è certa: i senegalesi hanno giocato la loro peggior partita a Moves, dopo aver giocato una delle loro migliori partite contro l’Arizona. Se avesse potuto, Rimmer avrebbe potuto sparare con il terzino sinistro allo scoccare dell’ora, ma non ne ha avuto l’occasione. Così Moussa Ndiaye ha bevuto la coppa fino all’orlo, con le conseguenze che avrebbe potuto avere sul suo morale giovedì.

Quanto agli arrivi, sono stati in qualche modo sacrificati alla luce del risultato. Ma Mario Stroykens o Marco Kana non sono profili di giocatori che possono avere un impatto immediato, in un momento della stagione in cui l’Anderlecht non può permettersi il lusso della pazienza. Ci sarà da lavorare la prossima estate per combattere su tutti i fronti…

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