Dopo 9 anni al Napoli, Dries Mertens ha salutato il “suo” club. Dieci giorni dopo che la società ha ufficializzato la sua partenza, ha voluto congratularsi con i tifosi del Red Devil e con i cittadini partenobiani. In un video emozionante, ha detto che tiene a bada la sua casa e giura di tornare nella “sua terra” il prima possibile.
Un’ulteriore prova dell’innato amore del lovainista per la città del suo cuore è stata la nascita del figlio di Ciro, nome di battesimo derivato dal soprannome attribuitogli dai tifosi napoletani.
Il suo legame con il Napoli è così forte che gli è valso il plauso della Gazzetta dello Sport. Questo mercoledì, un popolare quotidiano sportivo italiano ha rivelato che la Juventus ha offerto a Mertens uno stipendio di 5 milioni all’anno per unirsi alla Vecchia Signora per due stagioni.
Uno stipendio da capogiro, soprattutto per un giocatore al crepuscolo della sua carriera come Dries, pochi giocatori nella sua situazione potrebbero resistere. Nonostante questa offerta inaspettata di entrare nel club più titolato d’Italia lo abbia fatto riflettere, Mertens avrebbe deluso la Juve per non tradire i napoletani.
Una scelta lodata dalla Gazzetta dello Sport, che gli è valsa la possibilità di scalfire il presidente del Napoli. Aurelio De Laurentiis ha notoriamente dichiarato che “per Mertens è una questione di soldi sporchi”.
È stata una dichiarazione scioccante che ha fatto sembrare il belga un “traditore avido e ingrato”, ma era “falsa” alla luce dei recenti sviluppi.
“Unendosi agli eterni rivali del Napoli, il capocannoniere di tutti i tempi del club si sente un traditore. Sì, ma lui? Certo che no. Se accetta di trasferirsi a Torino, si comporterà come un professionista”, ha osservato il quotidiano italiano.
Ora la domanda che tutti si pongono è: dove metterà le valigie il 35enne? Marsiglia, Anversa o un altro club? L’unica risposta è il giocatore e il suo entourage…
Una cosa è certa, la sua visita allo stivale deve aver segnato gli animi. “Oggi il belga sembra un panda da soccorrere nel cinico mondo del calcio. È l’ultimo dei romantici. Uno dei pochissimi protagonisti del calcio che rispetta ancora sentimenti e simboli: la maglia, la passione, la lealtà , competizione, rispetto. Parole vuote per molti ma piene di significato per lui. Per questo Mertens è turbato. Fa: sembra un giocatore fuori tempo”, conclude la partita quotidiana.
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