chi altro ? Alla vigilia del Pallone d’Oro che gli è arrivato, Karim Benzema ha portato il Real Madrid alla vittoria per 3-1 sul Barcellona nel 250esimo Clasico della storia, domenica al Santiago Bernabeu, permettendo al Real Madrid di dominare. Solo il campionato spagnolo.
Benzema ha aperto le marcature al 12′ per il Real Madrid, dopo che Marc-André ter Stegen ha parato un colpo di Vinicius, poi Federico Valverde ha raddoppiato al 36′, che lo ha trovato in mezzo con Ferland Mendy dopo un intercetto perfettamente sfruttato.
Ferran Torres, unico sul secondo palo, ha ridotto la differenza a fine gara (83), ma i blaugrana non ci hanno più creduto. E ai supplementari (90+1), Rodrygo si è fatto carico di cambiare il proprio calcio di rigore per ottenere il successo della Meringue.
L’attaccante francese, favorito per il Pallone d’Oro in palio lunedì a Parigi, ha vinto brillantemente contro Robert Lewandowski, ben museruolato da Eder Militao e invisibile al Bernabeu domenica, salvo un’enorme occasione persa al 25′ posizione. lontano.
Quasi l’unico per i catalani. Perché in questa partita a senso unico ha brillato solo Benzema e la sua famiglia.
“Karim, la palla d’oro!”
Anche “KB9” pensava di segnare due gol nella gara di ritorno dagli spogliatoi (52), ma il suo gol è stato annullato per una posizione di fuorigioco a differenza di Vinicius. I fan frustrati hanno aspettato il fischio finale per cantare “Cream Balloon d’Oro!” (“Crema, palla d’oro!”, In spagnolo).
Per le Merengues, questo successo arriva come rappresaglia per lo schiaffo ricevuto a marzo durante l’ultimo Clasico che il Barcellona ha vinto 4-0, e arriva a consolidare il prestigioso trofeo individuale dedicato al giocatore Karim Benzema, dopo una strepitosa stagione 2021-2022.
Non c’era palcoscenico migliore per trovare la luce: dopo un inizio di stagione segreto costellato da due infortuni, Benzema ha finalmente segnato, un mese e mezzo dopo il suo ultimo traguardo all’Espanyol Barcellona (2-1), il 28 agosto.
Guidate dall’ancora brillante Toni Kroos nel suo ruolo di distributore e tra gli applausi di Luka Modric quando ha lasciato (78°), le Merengues hanno soddisfatto perfettamente le aspettative dei loro fan. Esposto il numero “35, lo stendardo del campione”, il tifo che circolava al Bernabeu prima del calcio d’inizio, riferito alla 35esima corona del campionato spagnolo per il campione spagnolo (il Barcellona ne ha 26).
Barcellona, doccia fredda
Per i catalani, invece, è una doccia fredda. Prima di questo Clasico, capolista nella media dei gol, gli uomini di Xavi contavano su El Clasico per risollevarsi, dopo che l’Inter ha subito 3-3 mercoledì e li ha spinti alle porte dell’Europa League.
Ma i blaugrana, che non hanno subito gol in campionato da quando hanno subito gol nella seconda giornata contro la Real Sociedad (4-1), sono affondati di nuovo al Bernabeu.
Il ritorno di Jules Conde, che ha saltato le ultime tre settimane per un infortunio al tendine del ginocchio sinistro ed è iniziato domenica pomeriggio, non ha cambiato molte delle preoccupazioni difensive che hanno afflitto il Barcellona contro il Barcellona.
Xavi ci ha provato di tutto: il tecnico catalano ha effettuato tre cambi al 60′, poi Ansu Fati ha sostituito Ousmane Dembele al 73′.Il giovane spagnolo ha sfiorato il pareggio all’87’ in acrobazia, ma il suo mancato recupero ha colpito solo il palo.
Un potente colpo dietro la testa per il catalano sconfitto per la prima volta in questa stagione nel campionato spagnolo. La data è già stata fissata per il ritorno, il 19 marzo al Camp Nou.
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