Pochi giorni fa, Patrice Lafont era su “L’Instant de Luxe” e ha colto l’occasione per recensire la sua partecipazione a “Touche pas à mon poste”. Nel 2020 è stato editorialista della band su PAPA per quattro spettacoli, prima di scomparire dagli schermi quindici giorni dopo, dopo essere stato licenziato dal canale.
“Cyril, che amo tanto, mi ha chiamato un anno e mezzo fa e mi ha venduto che sarebbe stato una specie di ricordo televisivo, quindi mi sono detto che mi andava bene, potevo raccontare degli aneddoti interessanti e poi e’ mai successo come questo,’” dice Patrice Lafont.
L’ex presentatore, infatti, racconta che non è stato facile per lui inserirsi nella squadra: “Quando ho visto un reporter di giornalisti mettere la testa nella pizza per il loro posto… la gente aveva una mia foto così”.
“errore da principiante”
Alla fine spiega che un “errore da principiante” ha segnato il suo destino: “Sai che ci sono pause durante lo spettacolo e rimuoviamo i microfoni in modo che la sala di controllo non possa sentirti e ci sono state così tante pause che ho dimenticato per un po’ di rimuovere il microfono e ha influenzato un po’ la produzione… perché ho scoperto che era una produzione molto scadente all’epoca e che non doveva essere piaciuta a tutti, mi ha un po’ deluso”.
“Non ho guadagnato molti soldi con i pochi spettacoli che ho fatto perché mi hanno pagato parte del mio contratto”, conclude.
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