Migliaia di persone hanno preso parte alle marce contro il razzismo sabato 11 agosto in risposta alle rivolte di estrema destra che hanno scosso il Regno Unito per una settimana.
Gli ultimi grandi scontri tra polizia e rivoltosi risalgono a lunedì sera, ma la polizia resta in allerta anche nel fine settimana di fronte al rischio di una ripresa delle violenze conseguente all’uccisione di tre ragazze il 29 luglio.
Al termine di una settimana segnata da una risposta giudiziaria molto ferma, con centinaia di manifestazioni e le prime condanne, nonché con la prima ondata di marce antirazziste mercoledì, nuove manifestazioni si sono svolte in diverse città per denunciare i recenti xenofobia e razzismo. Violenza anti-islamica.
Fino a 5.000 persone a Belfast
Il raduno più numeroso ha riunito circa 5.000 persone a Belfast, la capitale dell’Irlanda del Nord, dove questa settimana la polizia ha denunciato diversi atti descritti come razzisti.
Fiona Doran, di United Against Racism, che ha co-organizzato la marcia, ha detto che si vedeva “Belfast è una città accogliente (…) Chi dice no al razzismo, al fascismo, all’islamofobia, all’antisemitismo e alla misoginia”..
Una moschea a Newtownards, a est di Belfast, è stata nuovamente presa di mira nella notte tra venerdì e sabato con una bomba molotov – che non era stata accesa – e vandalizzata, con la polizia che afferma di considerare la questione come un crimine di razzismo.
Il re Carlo III è rimasto in silenzio fino ad allora e venerdì sera ha ringraziato la polizia per la sua azione volta a debellare la malattia “La deviazione di alcune persone.”E ha ricevuto “Spirito di solidarietà” et al “simpatia” Coloro che si sono opposti.
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