Da quando martedì 7 maggio i carri armati e i soldati israeliani hanno preso il controllo del valico di frontiera di Rafah tra la Striscia di Gaza e la penisola del Sinai, le consegne di aiuti umanitari e le evacuazioni di civili si sono fermate. Dietro le quinte, le manovre israeliane non si addicono all’uomo che continua a far parlare di sé in Egitto. Nel giro di un decennio, grazie ai suoi legami con i servizi segreti egiziani, Ibrahim Al-Arjani (50 anni) si è concesso il monopolio virtuale sulla gestione dell’ingresso e dell’uscita dalla Striscia palestinese. È chiamato “il re del valico di Rafah”.
A partire dal 2019, la sua azienda, Hala Tourism Consultations and Services, ha offerto ai ricchi palestinesi un “servizio VIP” che ha permesso loro di superare gli ostacoli burocratici e di sicurezza che hanno reso la traversata un vero e proprio inferno per il cittadino medio di Gaza. Dopo lo scoppio della guerra, la compagnia si è affermata come intermediario obbligato per i civili in fuga dai combattimenti, pagando un lauto diritto di passaggio di 5.000 dollari (4.600 euro) per adulto.
Allo stesso tempo, la Farmacia Sons of Sinai, una delle sue altre farmacie, raccolse centinaia di migliaia di… Dollari delle tasse per supervisionare l’attraversamento dei camion di merci e aiuti umanitari nella Striscia palestinese. Nel giro di pochi mesi, secondo un’indagine da lui condotta volteL’affare di Rafah avrebbe portato al suo gruppo, chiamato Organi, profitti di almeno 88 milioni di dollari.
Questo leader beduino, ex contrabbandiere, è diventato una figura chiave nel regime di Abdel Fattah al-Sisi. Passato dall’ombra alla luce, dal carcere agli ambienti più chiusi del potere, ha assistito ad una rapida ascesa, in coincidenza con il governo del presidente egiziano, che lo ha reso un ricchissimo uomo d’affari, a capo di un potente gruppo delle sole aziende. , ma anche ad un gruppo armato assimilabile ad una milizia statale.
Poiché 1Lui è A maggio, Al-Arjani è stato nominato capo dell’Unione tribale araba, che comprendeva i leader di una trentina di tribù beduine di tutto il paese. Con lo stesso Sisi come presidente onorario, l’organizzazione non ha un mandato militare formale, ma controlla molti uomini armati. La sua missione: difendere la sovranità del Paese e proteggere i suoi confini, soprattutto con Gaza e forse con Libia e Sudan.
Protesta contro Mubarak
Originario della potente tribù beduina dei Tarabin, Ibrahim Al-Arjani è nato nel 1974 nella città di Sheikh Zuweid, nel nord della penisola, dove ha iniziato come tassista, coinvolto nel contrabbando tra Gaza e Israele.
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