Pensioni dei rappresentanti: “The Endless Epic” è caduto su di noi in Parlamento. Ma oggi si tratta di pensioni a quote “ordinarie”, pensioni di legge che interessano 600 ex eletti.
Queste pensioni sono pagate dall’ASBL “Deputy Pension Fund”. Questo fondo è alimentato dagli attuali rappresentanti in sala che ricevono l’8,5% del loro reddito. Sembra tutt’altro che sufficiente, perché i conti sono in rosso. Il governo federale è destinato a mettere le mani sulla borsa: 18,8 milioni di euro quest’anno, altrimenti non ci sarà pensionamento per i 600 ex membri della Camera.
Una situazione che solleva molti interrogativi. Come già sollevato tre settimane fa sulle nostre antenne, il Presidente di Défi, che è anche deputato federale.
“Non capisco perché nel mondo politico ci sia una tale autosegregazione che ci siano fondi da cui i parlamenti si prendono cura delle proprie pensioni. Perché questi fondi non vengono sciolti e il trattamento delle pensioni affidato alla SPF. basta con questi privilegi”.
Un buco di quasi 19 milioni di euro. Come siamo arrivati qui? Quali sono i risultati a breve e medio termine? E gli investimenti fatti dal fondo pensione Asbl? È stato contattato il presidente dell’ASBL, in questo caso il presidente della camera, Eliane Tellio, non ha voluto risponderci.