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Incontra italiani eccezionali

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Cari lettori,

Devo ammettere che scrivere un editoriale in questi giorni è un compito arduo. Non che non ci sia niente da dire, ma con una guerra alle nostre porte, una crisi economica, un’ansia che da tanto tempo attanaglia le nostre case, trovare le parole giuste non è facile.
Nonostante tutto, vogliamo credere in questa umanità ferita. Qui, all’interno della nostra redazione, non abbiamo mai perso la speranza di tempi migliori, e in questo senso chiediamo sempre qualunque contributo possiamo dare per favorire un senso di fratellanza e di pace, un contributo incommensurabile.
Così, quando ho iniziato a leggere l’articolo di Lorenzo Dosa, che racconta la storia di italiani eccezionali come Don Mignani o Antonio e Nicoletta Gallo o Samantha Cristoforetti, ho provato un’emozione che mi ha sconvolto. Come qualcosa di semplice e prezioso allo stesso tempo. Cose di cui abbiamo assolutamente bisogno, come l’aria nei nostri polmoni. Testimonianze positive che illuminano la nostra quotidianità, ci invitano a vedere il mondo dal lato positivo dell’amore. Sì, l’opportunità di mettere il proprio cuore al servizio degli altri è buona. Perché in questa solitudine ordinaria, alcune vite illuminano la vita. Assicurati di leggere questa Italia positiva a pagina 26. L’Italia è fatta di persone che fanno luce su ciò di cui normalmente non si parla, soffocate dal frastuono della politica mondana che ci affoga in chiacchiere inutili. Per esempio persone che non pretendono nulla se non hanno carattere. Aiuta le persone la cui vita quotidiana sta soffrendo. Data la grettezza di molti, in Italia si danno diritti e considerazione a chi chiede solo rispetto. Persone che capiscono che è sempre meglio accendere una candela che lamentarsi del buio. Questa candela è don Mignani, un prete coraggioso, semplicemente credente, o l’unità di Antonio e Nicoletta, grazie all’accoglienza, per non parlare della passione e dell’intelligenza di Samantha. In tempi come questi, è bello vedere chiaramente cosa è importante e per cosa combattere. Soprattutto, ammira e segui chi ha il coraggio di farlo.
Questo problema riguarda la società ei diritti. In Italia l’aborto è legale dal 1978. Tre anni dopo le donne francesi, anche le donne italiane ottengono il diritto di interrompere le gravidanze indesiderate. Ma a 44 anni di distanza, la legge 194, che regola l’aborto, contiene ancora delle zone d’ombra che fanno dell’accesso all’aborto un vero banco di prova per le donne italiane. Francesca Vinciguerra ne dice più di quanto sia mai necessario nel suo articolo.
Il percorso di questa rivista è dedicato all’imperdibile e ingiustamente poco conosciuta Pistoia. Di lei si dice che sia la piccola Firenze di Toscana. Certo, Firenze sarà sempre Firenze, ma ti assicuro che Pistoia vale la deviazione con o senza Firenze. Capitale Europea della Cultura nel 2017, la città è orgogliosa e originale: la culla dell’arte e delle tradizioni, il punto di partenza ideale per un’esperienza che ti porta, passo dopo passo, attraverso le sue antiche vie e vicoli. Un’altra Toscana, difensore di una bellezza semplice e autentica. Ci sono mille ragioni per andarci. Jean A. Gili ce ne presenta uno: l’universo cinematografico del regista Mauro Polognini, uno dei bambini più famosi di Pistoia. Nel centenario della sua nascita, la città lo omaggia con una serie di eventi che proseguiranno fino alla fine del 2023, tra cui una mostra organizzata dal Museo di Pistoia.
E, avendo dato una ragione di vita alla cultura, in questo numero abbiamo deciso di rendere omaggio a Piero Angela, una delle celebrità scientifiche più ricche ed eclettiche che l’Italia abbia mai conosciuto, recentemente scomparso all’età di 93 anni. . Lo racconta Vito Tartamella attraverso un’intervista condotta nel 2018 e brani tratti dalla sua autobiografia. L’eredità di Piero Angela è immensa, con i programmi TV da lui prodotti (quark e superquark per citarne due) e aiutando milioni di italiani a comprendere la scienza ei suoi misteri.
Con questo numero il regista Marco Tullio Giordana conclude il suo tour a piedi delle auto che hanno fatto la storia d’Italia. Ma state tranquilli, la sua collaborazione con RADICI non si è fermata qui.
Continuiamo anche la scoperta delle principali città francesi di insediamento italiano. Questa volta tocca a Leon, Jean-Luc d’Osandiano lo porta a conoscere gli italiani che fin dal Rinascimento portarono la loro conoscenza e saggezza nella capitale del Rodano.
Infine, Alessandra Pierini non smette di sorprenderci invitandoci questa volta a trovare il caffè (con due FS please), ma sarebbe più corretto raccontare la storia del caffè attraverso i bar e il loro ruolo nella vita mondana italiana. Perché in Italia, quando si beve il caffè, si vuole rivivere un momento intenso di socializzazione e armonia attorno a qualcosa di caldo e invitante, come una piccola casa. Rituale sociale imprescindibile, il caffè è una parte importante della cultura italiana.

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Buona lettura!


Rocco Femia, editore e giornalista, ha studiato giurisprudenza in Italia per poi trasferirsi in Francia, dove ha vissuto per 20 anni, dove si è specializzato in giurisprudenza.
È Fondatore e Direttore Editoriale di RADICI Magazine. Ha molte pubblicazioni e molte collaborazioni con testate italiane e francesi.
Libri scritti: Open Heart (1994 New City Editions) This Italy Sings to Me (Collettiva – Editoriale 2005) Roots and Human Heart (Collettiva – Editoriale 2007). Gli italiani si stabiliscono in Francia e altrove per 150 anni – Editoriale 2011). Italiani, quando eravamo immigrati (Collettiva 2013 – MediaBook Book+CD)


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