Di Dominic Burns
ILIl motivo principale del marcato aumento dell’inflazione lo scorso anno – a livelli che non si registravano nel nostro Paese da quarant’anni! – Non discutibile: tutti gli economisti indicano l’aumento dei prezzi dei combustibili fossili, in particolare del gas, all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina.
Tuttavia, lo “shock energetico” non spiega tutto: né l’entità dell’aumento inflazionistico né la sua continuazione – più precisamente, la continuazione della cosiddetta inflazione “core”, nonostante il marcato calo dei prezzi dell’energia dallo scorso autunno.
In linea con l’esperienza degli shock petroliferi degli anni ’70, le banche centrali osservarono – così come il cuoco, il latte sul fornello – mentre si svolgeva una spirale prezzi-salari, mentre i lavoratori chiedevano aumenti della loro paga. Compensando i prezzi elevati, contribuendo ad alimentare l’inflazione.
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