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Intelligenza Artificiale con Gusto – Montaggio

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Intelligenza Artificiale con Gusto – Montaggio
Intelligenza artificiale: dalla fascinazione all’ansiafile

Un team di ricercatori affiliati all’Università di Ginevra ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di identificare con precisione sette zone di Bordeaux e i loro potenziali falsi.

Uno studio pubblicato sulla rivista Chimica delle comunicazioni Il 5 dicembre rivela che ora è possibile risalire all’origine del vino in base ai suoi componenti chimici. Un team di ricercatori di neuroscienze dell’Università di Ginevra (in collaborazione con l’Università di Bordeaux) ha analizzato 80 vini rossi provenienti da sette vigneti bordolesi nel corso di dodici annate (tra il 1990 e il 2007) separando e analizzando le loro molecole in base al loro “gas”. Metodo della cromatografia. Poiché copiare i dati era noioso, il team ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di elaborare e confrontare rapidamente i dati ottenuti, da qui l’idea, in senso figurato, che questo robot sarebbe stato dotato di un rilevatore del “gusto”.

“Firma chimica unica”

«Abbiamo studiato se le identità chimiche e le varietà (anno di vendemmia) dei vini bordolesi potessero essere dedotte da un’analisi chimica comune ed economica, ovvero una combinazione di gascromatografia (GC) e spettrometria di massa.», Dettagli dello studio. Il risultato: i ricercatori hanno scoperto che ciascuna di queste sette aziende vinicole aveva una “impronta chimica unica”; Sono stati poi in grado di tracciarlo con precisione su una mappa geografica. L’identificazione delle specie era più incerta, con una percentuale di successo del 50%. I ricercatori hanno concluso che la loro intelligenza artificiale potrebbe essere applicata praticamente alle aziende vinicole che desiderano proteggersi dalla contraffazione.

Lo shock del caso Kurniawan

Tuttavia, il fatto che questa IA venga ora utilizzata per questo scopo lascia dubbi. L’ultimo grande caso di contraffazione a Bordeaux risale all’estate del 2022. Ha consentito alla dogana francese di confiscare diverse centinaia di migliaia di bottiglie di vino contraffatto, considerato di “bassa qualità”, destinato all’esportazione e venduto nei supermercati. Etichette e confezioni indicano che si tratta di vino bordolese, mentre i succhi di qualità inferiore provengono da altre regioni.

Ma soprattutto i Bordeaux Grand Cru contraffatti rivenduti a caro prezzo in Asia sono molto più rari: il più famoso fino ad oggi, noto come il “caso Rudy Kurniawan”, risale al 2014. Rimangono quindi i sospetti sulla reale applicazione della questa edizione. Questa intelligenza artificiale riguarda i viticoltori di Bordeaux, soprattutto perché prima della contraffazione, il problema più urgente in questa regione rimaneva la sovrapproduzione e il calo delle vendite, costringendo molti viticoltori a passare mesi a distillare vino o a sradicare le loro viti.

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