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Formazione scolasticaScrittura inclusiva a scuola: pro o contro in Lussemburgo?
LUSSEMBURGO – Il Ministero dell'Istruzione Nazionale ritiene che la scrittura completa non sia l'ideale per la lettura e la comprensione tra i giovani.
- par
- Giuseppe Giulietta
“La missione dell'istruzione nazionale è garantire l'accesso alla lettura e promuovere l'apprendimento e il successo di tutti gli studenti”, afferma un portavoce del ministero competente. Per queste ragioni di “apprendimento e comprensione”, non è favorevole alla scrittura esaustiva nelle scuole e nei libri di testo. Come lo stato tedesco della Baviera, che in precedenza aveva vietato questo stile grafico nelle scuole e alcuni testi ufficiali intendevano includere l’accordo femminista.
Gli autori sono quindi “chiamati ad abbandonare gli elementi tipografici o grammaticali di una scrittura organica” che dividono le parole in due o anche tre parti. “Il sistema scolastico multilingue e la grande diversità dei profili linguistici degli studenti pongono sfide particolari di cui bisogna tener conto quando si pensa alla scrittura inclusiva”, spiega il Ministero dell'Istruzione Nazionale.
Combattere gli stereotipi
A scuola dovrebbero essere evitati asterischi, barre diagonali, linee verticali e altri punti medi difficili da leggere. Invece, il ministero consiglia di utilizzare una “formula neutrale rispetto al genere”.
The Script, un servizio di materiale didattico, ha “stabilito linee guida per una rappresentazione equilibrata dei generi”. Il ministero intende “combattere gli stereotipi” nei libri di testo scolastici. Perché questi “trasmettono valori e influenzano molto l’immagine che i bambini hanno della società”.
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