La capsula, che non ha passeggeri a bordo, si è separata dalla Stazione Spaziale Internazionale come previsto alle 14:36 ET (18:36 GMT), e l’atterraggio è previsto per le 18:49 (22:49 GMT). ) nel deserto dello stato americano del New Mexico, a base di sabbia bianca.
“Lo stand Starliner è stato confermato”, ha dichiarato Boeing Aerospace su Twitter.
La sua discesa sarà rallentata dal suo ingresso nell’atmosfera terrestre, quindi da grossi paracadute, e il suo contatto con la Terra sarà mitigato da grandi airbag.
Un atterraggio senza incidenti consentirà al colosso aerospaziale di portare finalmente a termine una missione di successo dall’inizio alla fine, dopo un fallimento nel 2019. Allo stesso tempo, ripristina leggermente la sua immagine, essendo stato superato da SpaceX, la cui capsula è stata precedentemente utilizzata come un Taxi della NASA dal 2020.
Il portello Starliner è stato chiuso martedì dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Ha portato con sé il suo carico utile di 270 kg, comprese le bombole di ossigeno riutilizzabili, che sarebbero state riempite sulla Terra e tornate in orbita più tardi.
– Dossi frequenti –
Lo Starliner è decollato dalla Florida giovedì scorso e ha attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale per la prima volta il giorno successivo. Negli ultimi giorni sono stati effettuati numerosi test per verificare il corretto funzionamento del veicolo una volta agganciato al laboratorio di volo.
L’atterraggio non è stato un problema.
Dopo questa prima missione fallita e un lungo periodo di modifiche, il volo di prova doveva essere ripetuto nell’agosto 2021. Ma quando il missile era già sulla rampa di lancio, le valvole della capsula erano bloccate a causa di un problema di umidità. La nave ha dovuto tornare alla fabbrica per la riparazione – per dieci mesi.
Questi propulsori devono essere riaccesi per la manovra di deorbita di mercoledì, che mira a riportare la capsula nell’atmosfera terrestre. Ma la NASA ha confermato che questo errore non sarebbe un problema.
– Prossimo test con equipaggio –
Dopo questa missione, dovrà essere effettuato un secondo volo dimostrativo, questa volta con astronauti a bordo, fino a quando la navicella non riceverà la certificazione NASA.
L’agenzia spaziale statunitense ha firmato contratti a prezzo fisso sia con SpaceX che con Boeing.
Utilizzando due società vuole diversificare le sue opzioni, per non rischiare di ritrovarsi nuovamente senza il trasporto americano, come è successo dopo la chiusura delle navette spaziali nel 2011. Fino a SpaceX, la NASA aveva già ridimensionato per pagare i posti russi Soyuz .
Elon Musk, un nuovo arrivato nell’industria aerospaziale rispetto a Boeing, ha già portato 18 astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale con la sua capsula, Dragon, più quattro passeggeri speciali, durante una missione di turismo spaziale.
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