Non tutti hanno un innato senso dell’umorismo o dell’autoironia. Quando viene spinto all’estremo, il gioco diventa patetico, persino pietoso. Sabato allo Chateau de Guhay, a bordo della Carovana della Risata, Natasha Amal ha soddisfatto tutte le irritazioni della donna con un gioco che voleva essere divertente, ma che nonostante ciò ha fatto ridere lei stessa.
Stasera abbiamo speranza, il titolo (preventivo?) dello spettacolo affronta la questione della correttezza politica con un livello di linguaggio che non potrebbe essere più familiare e che soccombe facilmente alle banalità anche a rischio di shock. Perché qui non c’è niente di elegante e nemmeno di comico. Questa sembra essere la scelta scontata di Natasha Amal, che trae dall’umorismo facile i suoi strati più crudi e crudi. Anche la sua persona paga il prezzo all’inizio della sua situazione”.Natascia Speranza? Esiste ancora?“
borghesia il cui mandato è per i meriti di uno spettacolo personale volto a denunciare una classe che domina se stessa”.Brut Brut“L’attrice usa e abusa di giochi di parole con l’obiettivo di centrare il bersaglio. Ma il pubblico non è d’accordo. Nella migliore delle ipotesi lo vediamo ridere dell’assurdità della situazione.”Il borghese non ha nulla da perdere se non la sua dignità“, sostiene l’attrice. Qui è piuttosto un fallimento. Perché tutto è brutto in questo spettacolo. Compresa l’immagine che l’attrice dà di se stessa. Un bicchiere di champagne in mano, raffigurante un personaggio nel declino della sua gloria, il uno che abbiamo visto nella serie Donne di diritto (dal 2000 al 2009), dice forte e chiaro tutto quello che pensi di questo gruppo: i loro vizi, i loro fallimenti, ma anche le loro delusioni.
Senza dimenticare tutti quelli che ha graffiato nel processo, compresi gli uomini, gli arabi, Dio, la religione e persino Fanny Ardant, che l’ha ribattezzata “Fanny Ardant”! Ciò indica tutta l’audacia e la mancanza di tatto dell’affermazione fatta senza filtri e all’improvviso. Le orecchie sensibili si astengono? Spetta a ognuno formarsi la propria opinione e, se necessario, andare per la propria strada. “Quando non c’è crescita, non c’è divertimento“Qui è stato ancora più imbarazzante perché la caricatura, una pallida copia dell’originale, rasenta il ridicolo.