Secondo i documenti del Pontificio Istituto Biblico diffusi giovedì, la Chiesa cattolica nascose più di 3.000 ebrei a Roma durante la seconda guerra mondiale.
I documenti contengono i nomi di 3.600 persone che durante la guerra si rifugiarono in 155 sette religiose. Tra loro c’erano 3.200 ebrei o di origine ebraica. Non si conoscono ancora i nomi delle altre persone aiutate dalla chiesa.
Questi documenti risalgono al 1944 e furono utilizzati più di quindici anni dopo in uno studio dello storico italiano Renzo De Felice. Sono considerati scomparsi da decenni. Dopo la sua riscoperta, Papa Francesco ne ha ordinato l’annuncio.
Logico
Il ruolo del Vaticano durante il periodo nazista e il regime fascista di Benito Mussolini in Italia rimane oggi delicato. Papa Pio XII fu particolarmente criticato durante la sua vita per la sua posizione nei confronti della Germania nazista e per il suo silenzio sull’Olocausto. Ma alcuni storici lo difendono.
All’inizio della Seconda Guerra Mondiale vivevano a Roma tra i 10.000 e i 15.000 ebrei. Le forze naziste uccisero più di 2.000 persone occupando la città per nove mesi fino alla sua liberazione da parte degli Alleati nel giugno 1944.
Accesso illimitato gratuito a Showbytes? Quale può!
Accedi o crea un account e non perderti mai nulla delle stelle.
“Appassionato di social media. Amichevole fanatico dei viaggi. Esperto del web. Risolutore di problemi. Studioso di pancetta malvagia.”