La Federazione internazionale del calcio (FIFA) ha annunciato, lunedì, il rigetto del reclamo presentato giovedì scorso dalla Federcalcio francese per modificare il risultato di Tunisia-Francia (1-0) ai Mondiali del 2022 dopo l’annullamento, dopo il fischio finale, di un gol. Antoni Griezmann.
“La commissione disciplinare della FIFA ha respinto il reclamo presentato dalla Federcalcio francese in merito alla partita del Mondiale tra Tunisia e Francia, che si è svolta il 30 novembre”, ha scritto l’autorità in un breve comunicato, senza rivelare dettagli sui motivi di questo rifiuto.
La nazionale francese, che mercoledì scorso ha perso in questa partita senza troppe scommesse all’Education City Stadium di Doha, ha espresso i suoi dubbi sull’utilizzo del Video Assistant Referee (VAR) per annullare un gol di Griezmann al 90+8.
La Francia ha indicato nella sua denuncia alla FIFA che la tecnologia dell’arbitro video assistente è stata utilizzata “dopo la ripresa del gioco e dopo la fine della partita”, il che viola il protocollo per l’utilizzo di questa tecnologia, secondo la spiegazione di una fonte federale.
Aggiustare il risultato finale non avrebbe comunque cambiato nulla nella classifica del Gruppo D: la Tunisia è stata eliminata in entrambi i casi e la Francia si è qualificata per affrontare la Polonia, che domenica ha battuto 3-1 negli ottavi. la finale per qualificarsi ai quarti di finale, dove sabato prossimo affronteranno l’Inghilterra.
Classifica FIFA in pericolo
D’altra parte, la Federcalcio francese potrebbe considerarsi infastidita dal ranking mondiale FIFA: la sconfitta contro la Tunisia comporterà una perdita di circa 38 punti della Francia, che la metterà sotto la minaccia dell’Inghilterra, che occupa il quinto posto nel pre-mondiale classifica. Il sorteggio sarebbe stato più vantaggioso per questa classifica utilizzata per gettare le basi per molte competizioni internazionali.
Per quanto riguarda gli stanziamenti, l’effetto della sconfitta è nullo per la Confederazione. La qualificazione per gli ottavi di finale ha fruttato 13 milioni di dollari, indipendentemente dalla classifica e dal numero di vittorie, come misurato dalla FIFA.
Secondo il protocollo di videoassistenza consultato dall’AFP, “Se il gioco riprende dopo che è stato interrotto, l’arbitro può fare un’analisi solo in caso di errore di identità o se un’infrazione da squalifica come comportamento violento, sputi, morsi e/o si sono verificate parole o azioni offensive, maleducate o aggressive.
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