Il gigante russo Gazprom ha annunciato giovedì che avrebbe smesso di utilizzare un importante gasdotto per il trasporto di gas in Europa.
di AFP
IlIl gigante del gas russo Gazprom ha annunciato giovedì che smetterà di utilizzare un importante gasdotto verso l’Europa attraverso la Polonia, in risposta alle sanzioni occidentali imposte alla Russia per la sua offensiva in Ucraina.
La Russia risponde
L’adozione delle contro-sanzioni russe “significa il divieto di utilizzare un gasdotto appartenente a EuRoPol GAZ (che gestisce la parte polacca del gasdotto Yamal-Europa, ndr) per trasportare gas russo attraverso la Polonia”, ha osservato Gazprom in una dichiarazione. Dichiarazione su Telegram.
La Russia ha annunciato mercoledì l’imposizione di sanzioni a più di 30 società dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e di Singapore, in risposta alle sanzioni impostele a causa del suo attacco militare all’Ucraina.
Molte aziende partecipano
L’elenco delle società soggette a sanzioni comprende 31 società, tra cui EuRoPol GAZ SA, proprietaria della parte polacca del gasdotto Yamal-Europe, un importante hub del gas che trasporta il gas russo attraverso la Bielorussia e la Polonia fino alla Germania.
Gazprom aggiunge che prima “la parte polacca ha ripetutamente violato i diritti di Gazprom come azionista di EuRoPol GAZ e il 26 aprile 2022 ha inserito Gazprom nell’elenco delle sanzioni, impedendo alla società di esercitare i suoi diritti su azioni e altri titoli in EuroPol GAZ e ricevendo dividendi”.
Diverse altre società sanzionate appartengono a Gazprom Germania, la filiale tedesca del colosso russo del gas, che lo Stato tedesco ha posto sotto il suo controllo per la sua importanza strategica. Gazprom, dal canto suo, ha annunciato all’inizio di aprile il suo “ritiro” da questa controllata, senza dire altro.
Queste sanzioni includono il divieto di transazioni e di ingresso nei porti russi per le navi legate alle compagnie coinvolte.
situazione senza precedenti
Le sanzioni occidentali senza precedenti contro la Russia vanno dal congelamento delle riserve russe all’embargo su prodotti strategici e sanzioni finanziarie.
Gazprom aveva già annunciato a fine aprile la sospensione di tutte le spedizioni di gas verso Bulgaria e Polonia, dopo che questi due Stati membri dell’UE si erano rifiutati di saldare i conti in rubli, misura decisa da Vladimir Putin in risposta alle sanzioni europee.
In risposta, l’UE ha indicato che questi due paesi sono ora riforniti dai loro vicini dell’UE.
Infine, negli ultimi due giorni, anche il trasporto di gas verso l’Europa attraverso l’Ucraina è stato colpito dal conflitto.
Il gasdotto Nord Stream 1, che collega direttamente la Russia con la Germania, non è stato interessato.
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