Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato Emmanuel Macron per aver voluto fornire una “porta di uscita” a Vladimir Putin.
di AFP
IlSale il tono tra Parigi e come anche se l’obiettivo rimane lo stesso, fermare la guerra: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky critica Emmanuel Macron per aver voluto fornire una “porta di uscita” a Vladimir Putin.
«Non dobbiamo cercare una via d’uscita per la Russia, e Macron lo sta facendo invano», si è lamentato in un’intervista a RAI 1, in onda venerdì sul suo canale Telegram.
“So che voleva ottenere risultati nella mediazione tra Russia e Ucraina, ma non ne aveva”, ha sottolineato, riferendosi ai molteplici scambi tra il presidente francese e il suo omologo russo. Invasione russa dell’Ucraina ma anche da allora.
Da parte sua, il presidente francese ha sottolineato, lunedì a Strasburgo, la necessità di “non cedere alla tentazione, all’umiliazione o allo spirito di vendetta”. Riferendosi all’umiliazione dei tedeschi alla fine della prima guerra mondiale, che portò direttamente al nazismo e alla catastrofe della seconda guerra mondiale, secondo la presidenza francese.
Ma i commenti sono stati visti anche come un velato avvertimento agli Stati Uniti, che aiutano così tanto l’Ucraina militarmente e il cui ministro della Difesa, Lloyd Austin, vorrebbe “vedere una Russia debole” per sempre al ritorno da un viaggio a Kiev.
Putin è un dittatore. Michael McFaul, l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia, ha risposto venerdì: “Non ha bisogno di salvare la faccia di fronte a nessuno.
Per il presidente Zelensky, “Macron non ha bisogno di fare concessioni diplomatiche (alla Russia) ora”.
L’Eliseo si difende da qualsiasi concorrente. La presidenza francese insiste sul fatto che il capo dello Stato “non ha discusso nulla con Vladimir Putin senza l’approvazione del presidente Zelensky”.
Come ha sottolineato Emmanuel Macron nel suo discorso sul futuro dell’Europa a Strasburgo: “Spetta solo all’Ucraina determinare i termini dei negoziati con la Russia”.