Hezbollah ha indicato in un comunicato stampa che i suoi combattenti hanno preso di mira, oggi, lunedì, alle 13:10 (12:10 ora del Belgio), “con tre droni d’attacco, i centri di concentrazione dei soldati di occupazione israeliani a ovest di Kiryat Shmona”.
Da parte sua, l’esercito israeliano ha riferito che lunedì sono stati lanciati 25 missili dal Libano, contro diversi siti di frontiera, e anche tre droni hanno preso di mira un sito, senza che si riferiscano vittime.
In risposta agli attacchi dal Libano, l’IDF ha bombardato “l’infrastruttura terroristica di Hezbollah” utilizzando artiglieria, aerei da combattimento ed elicotteri e, secondo quanto riferito, ha preso di mira “una cellula del partito che tentava di lanciare missili anticarro dall’area di Marwahin” vicino al confine. Stessa fonte.
Hezbollah dispone di un grande arsenale di armi e il suo leader, Hassan Nasrallah, ha dichiarato l’11 novembre che i suoi combattenti avevano recentemente utilizzato nuove armi, tra cui “missili Burkan che possono trasportare ordigni esplosivi di peso compreso tra 300 e 500 chilogrammi”.
Gli scontri a fuoco giornalieri al confine hanno ucciso almeno 90 persone in Libano dal 7 ottobre, la maggior parte dei quali combattenti di Hezbollah, ma anche almeno una dozzina di civili, secondo un conteggio dell’AFP.
Secondo le autorità israeliane, nove persone sono state uccise da parte israeliana, tra cui sei soldati.