Facciamo un esempio concreto per una migliore comprensione. Immagina che fare una pizza di solito costa al pizzaiolo 10 euro. Come cliente, sei pronto ad assaporarlo per 12 €. Successivamente, il governo ha deciso di tagliare l’IVA. Allora il pizzaiolo ha a disposizione due opzioni: “O continuerà a vendere la pizza allo stesso prezzo e realizzerà un margine di guadagno maggiore, oppure deciderà Per passare la riduzione dell’IVA e in vendita Pizza per € 11,50spiega l’economista. “Se sceglie la seconda opzione, dovrebbe vendere il 33% in più di pizza perché l’impatto della riduzione dell’IVA sul prezzo di vendita ne valga la pena”. Insomma, se il pizzaiolo non serve più clientiS Che, come al solito, ha tutto l’interesse a mantenere il prezzo iniziale di vendita.
CContrariamente allo studio, l’economista stima invece che i prezzi non dovrebbero aumentare in modo significativo in caso di aumento dell’IVA. “La riduzione dell’IVA è la stessa. L’aumento dell’IVA sarà assorbito dal venditore.”
Torniamo all’esempio precedente. “Se l’Iva aumenta, il ristoratore venderà la pizza a 13 euro anziché a 12? No, perché attirerà meno clienti a un prezzo più alto”.
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