La missione Aditya-L1, che significa “sole” in hindi, è stata lanciata il 2 settembre per un viaggio di quattro mesi. Trasporta strumenti scientifici per monitorare gli strati esterni del corpo solare.
“La sonda è uscita dal campo d’influenza della Terra”, ha affermato in una nota l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO).
L’aereo, che prende il nome dalla dea indù del sole, ha percorso 920.000 chilometri dal decollo, ovvero poco più della metà della distanza fino a destinazione.
A questo punto, le forze gravitazionali della Terra e del Sole si annullano a vicenda, consentendo alla sonda di rimanere in un’orbita stabile.
L’agenzia spaziale ha aggiunto: “Questa è la seconda volta consecutiva che l’ISRO ha inviato un veicolo spaziale al di fuori della sfera di influenza della Terra, la prima è stata la missione Mars Orbiter” (2013-2014).
Sia il Giappone che la Cina hanno lanciato le proprie missioni di osservazione solare, ma nell’orbita terrestre.
Se la nuova missione dell’ISRO avrà successo, la sonda sarà la prima ad essere messa in orbita attorno al sole da un paese asiatico.
Gli Stati Uniti e l’Agenzia spaziale europea (ESA) hanno già messo in orbita veicoli per studiare il Sole, a partire dal programma Pioneer della NASA negli anni ’60.
Il 23 agosto, l’India è diventata il primo paese a far atterrare un veicolo spaziale, Chandrayaan-3, vicino al polo sud lunare, unendosi a un gruppo selezionato di paesi – Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina – che hanno portato a termine con successo una missione spaziale. Sbarco sulla Luna sotto controllo.
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