Da un punto di vista formale e legislativo, l’italiano è una delle lingue minoritarie nazionali meglio conservate al mondo. In termini definitivi, però, le cose stanno un po’ diversamente, secondo uno studio commissionato dal forum italiano in Svizzera.
La maggioranza (circa il 53%) degli italofoni vive in altre regioni al di fuori della Svizzera italiana. In un ambiente minoritario senza protezione speciale, convivono solo con la lingua e formano una comunità frammentata e trasversale, secondo uno studio del Laboratorio Linguistico Svizzero Italiano (OLSI), Università di Scienze Applicate. Svizzera (SUPSI-DFA), in associazione con l’Università Didattica della Provincia di Grabanten (PHGR).
Ad eccezione dello svizzero, dove l’italiano (8,4%) è la lingua principale, il 33% delle persone dichiara di avere un certo grado di padronanza della lingua. Secondo i ricercatori, le lingue bilingue creano un’energia per il mantenimento e la diffusione della lingua italiana.
L’importanza dei media
La lettura e l’uso di radio, televisione e Internet, sorprendentemente, giocano un ruolo chiave nel mantenere la conoscenza della lingua italiana al di fuori della regione. Questo è particolarmente vero per chi parla italiano.
Nella scuola dell’obbligo, ad eccezione di Grabandon e Yuri, questa lingua latina è offerta solo dalla scuola media, come materia facoltativa o facoltativa nella maggior parte delle zone.
Inglese come seconda lingua di insegnamento
In molte regioni l’inglese è diventato la seconda lingua di insegnamento obbligatoria a scapito delle lingue nazionali. E scopriamo che sempre più studenti di lingua italiana non vengono educati in italiano.
I programmi di scambio linguistico e di movimento, incluso Movetia, offrono tuttavia un’ampia gamma di possibilità per studiare e imparare l’italiano. Ma gli scambi di classe sembrano favorire soprattutto le altre lingue nazionali.
Per quanto riguarda il cinema, ogni sezione linguistica guarda film nella propria lingua e raramente si vedono film in lingua italiana al di fuori delle aree di lingua italiana.
Solo un quinto dei musei situati al di fuori della regione di lingua italiana accoglie i visitatori in italiano. Un quarto di loro ha una versione parziale o completa del sito in italiano.
Nell’amministrazione federale
La lingua ufficiale si trova solo in testi scritti come pubblicazioni di giornali in lingua italiana, testi legali e annunci di lavoro. Nelle comunicazioni orali (dibattito parlamentare nel 2012 e nel 2019), invece, la sua presenza è quasi esclusivamente per interventi di scarso valore comunicativo.
La rappresentanza degli italofoni è buona se si considera il totale del personale dell’Amministrazione federale (AF). Tuttavia, se si prendono in considerazione le fasce salariali più elevate e in base ai reparti, emergono delle lacune.
La preferenza per i candidati di lingua italiana è raramente espressa nei bandi di gara all’interno del AF. Tuttavia, da parte dei dirigenti di organizzazioni e organizzazioni parastatali, si registra un aumento della rappresentanza di lingua italiana, sebbene il numero complessivo dei membri esecutivi rimanga basso.
All’interno di AF, il numero di madrelingua italiani è proporzionale alla rappresentanza della comunità di lingua italiana. D’altro canto, le competenze linguistiche non native sono significativamente inferiori rispetto alle altre lingue nazionali.
ats / kkub