L’Alberta è diventata la terza provincia a stipulare un accordo con il governo federale: la Columbia Britannica lo ha firmato a ottobre e l’Isola del Principe Edoardo lo ha fatto martedì scorso.

Questi accordi bilaterali fanno parte dell’accordo sanitario nazionale decennale da 196 miliardi di dollari che il primo ministro Justin Trudeau ha presentato alle province e ai territori a febbraio.

Ci si aspettava che i Primi Ministri si impegnassero a migliorare in modo significativo la digitalizzazione delle cartelle cliniche e la raccolta dei dati sanitari.

Ciascuna provincia che ha firmato l’accordo durante l’anno ha dovuto proporre un piano d’azione con obiettivi misurabili e scadenze specifiche, prima di ricevere i finanziamenti da Ottawa.

L’Alberta afferma che utilizzerà 1,06 miliardi di dollari in tre anni per aumentare l’accesso alle cure primarie e ai servizi sanitari digitali, migliorare la capacità di imaging diagnostico ed espandere i servizi integrati di salute mentale dei giovani.

Il Quebec resta l’unica provincia che non ha accettato formalmente l’accordo. Il governo di François Legault vede nelle condizioni imposte dall’intervento federale di Ottawa nelle regioni del Quebec la fornitura di cure. Proseguono i negoziati tra Ottawa e Quebec.