Venerdì sera, nella piccola sala stampa del Quipie, abbiamo visto un fantasma. Jonas De Roc era arrabbiato, infinite occhiaie coprivano un viso spaventosamente bianco. Ben lontano dall’immagine del ragazzo d’oro che avevamo di lui quando era un popolare assistente dell’Anderlecht. Dopo la conferenza stampa post partita, Brian Reimer ha prolungato a lungo la tradizionale stretta di mano. Con una certa tenerezza, il danese ha sostenuto il suo collega, che aveva già capito che il suo destino era deciso. L’annuncio ufficiale è arrivato il giorno successivo dopo un colloquio con la dirigenza.
De Roc è il quinto allenatore ad essere esonerato in questa stagione nella Professional League, dopo Vincent Ovrard (RWDM), Edouard Steele (Kortrijk), Marc Bryce (Leuven) e Steven Defour (Mechelen). Hai notato i punti in comune? Tutti gli allenatori licenziati sono belgi. Ci sono stati nove T1 belgi su sedici il primo giorno d’estate, pochi giorni prima della ripresa del torneo. Ne restano solo cinque (solo il Kortrijk è subentrato al belga con Glenn de Boeck). Forse sei se la dirigenza di Westerlo sostituirà De Roeck con il connazionale.
Dovremmo vedere un problema con la qualità degli allenatori belgi? Sarebbe facile entrare nella breccia, ma non sarebbe giusto. Evrard è stato vittima di un proprietario sfuggente ma rimane una promessa per il nostro regno, Bryce era alla fine del suo ciclo dopo aver fatto soffrire tutti i grandi di Den Drif, e Defoor meritava chiaramente una seconda possibilità, così come De Roc.
Anche gli allenatori dei portieri stanno valutando la posizione T1
Il volto pallido di De Rock ci ricorda ancora ciò che fa rabbrividire ogni giovane allenatore: la paura dell’altezza. Il rimbalzo dopo C4 è molto meno semplice di prima. La storia delle montagne russe risale al calcio, quando un allenatore licenziato sapeva che sarebbe tornato in gioco dopo aver ricevuto lo stipendio e qualche settimana di riposo.
Oggi i dirigenti vogliono vedere volti nuovi, sperando di lanciare qualcuno che diventi il prossimo Klopp o il prossimo Guardiola. A differenza dei fedeli rappresentanti dell’epoca, T2 e T3 sognano entrambi di essere T1. E anche qualche preparatore dei portieri come Francesco Farioli del Nizza. Con i dati e l’inglese come unica lingua comune nello spogliatoio, il campo delle possibilità si è ampliato notevolmente. Cercare un tecnico in un club cileno di D2 che gioca una partita strepitosa, con i numeri a confermarlo, non è più impossibile.
C’è stata simpatia quando venerdì abbiamo visto De Roc uscire dalla sala stampa. Deve essersi chiesto quando ha ritrovato la sala stampa dello stadio. Soprattutto quando ha rivisto una panchina da vicino.
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