Cynthia Evers avanza lentamente, aiutandosi con il braccio del suo compagno, Philip Kessler. L’artista si sta riprendendo da un attacco bronchiale primaverile e da un cancro invernale, che disturbano un po’ la sua estate, poiché deve esporre le sue opere a Perpignan e Tolosa durante le vacanze. Viene a rimuovere i suoi dipinti dalle barre delle immagini di una mostra lunga un mese.
Si siede davanti al Centro Culturale Wanzi e si permette di parlarne con tenerezza.
“Quando ho ricominciato a disegnare, mi sembrava di non aver mai smesso.”
Cynthia Evers si è formata all’Istituto di Belle Arti di Liegi, in pittura e scultura, e per tutta la sua vita intreccia un mondo poetico profondamente personale che riflette le trasformazioni dell’esistenza. È così che sono nato “Da sé a sé”, “Confusione”, “Bottone”, “Nuque”. Come le sue mani che portano esperienze, mani che sono già avanzate nella vita, che hanno lavorato, accarezzato, dato e preso, sostenuto e consolato, mani ricche di piccole rughe, ma anche con rispetto per tutte le piccole parti di questo corpo che viveva. amabile.
Incontro alla festa del vino
“Sono nato per caso a Bruxelles e ho vissuto quasi ovunque in Belgio, e mio padre era un soldato“Dice Cinzia. A scuola i miei studi erano normali, poi ho conosciuto Leon alla festa del vino di Ferriers. Voleva tre figli e noi ne abbiamo avuti tre. “Abbiamo cercato una casa e ci siamo innamorati di una casa in rovina a Hue.”
Poi, come nella canzone, la vita separa coloro che si amano e Cynthia torna a dipingere. Ricordiamo la mostra da Envoz Art nel 2011, dove Hutoise fece bella figura.
“Quando ho ricominciato a disegnare, mi sembrava di non aver mai smesso; continua Cinzia. Ho presentato in anteprima il mio lavoro a Hue durante il tour degli artisti, Where We Were Forgotten con Brigitte Flabat nel catalogo. “E poi ho ricevuto l’Envoz Art Award, ed è stato tutto da capo.”
Fuori dai nostri confini
Da allora, Cynthia si è fatta un nome nella regione ma anche oltre i nostri confini, avendo esposto più volte le sue opere in Francia, e ora le viene chiesto di esporre le sue opere, come a Wannsee.
“Voglio piangere tra le braccia di tutti quelli che sono venutiContinua così, Cinzia. Non riesco sempre a capire cosa mi sta succedendo da dicembre. Sono in una tempesta fisica, ma ho appena divorziato dal mio medico di base. Il Centro Culturale Wanzois è un posto bellissimo. Non la pensi così?“
Oggi siamo noi a voler piangere un artista unico.
“Creatore. Pensatore malvagio. Appassionato di cibo. Fanatico della tv. Inguaribile guru del web. Appassionato di cultura pop.”