Come sappiamo, i marchi dei distributori o “marchi bianchi” sono meno costosi. Ma questo significa che sono di qualità inferiore? Secondo il test di Achats, no. L’associazione ha testato più di 1.500 prodotti e le etichette bianche, in media, erano di migliore qualità. Spiegazioni ed esempi.
Nella sezione fresca, si strofinano le spalle. Da un lato: mozzarella di bufala di un marchio importante. Dall’altro: private label. Per sapere quale scegliere: chiediamo a Lorenzo, l’italiano. “Per contraccolpo, sceglierei il grande marchio, ma tendo a provare il marchio meno conosciuto e probabilmente costa la metà del prezzo.”fiducia.
Secondo Test-Achats, tuttavia, è il marchio del distributore a vincere questo duello. La Consumer Protection Association ha testato 1.534 prodotti. Media: i prodotti “sottomarca” sono di qualità superiore rispetto ai marchi più noti. La nota non è sempre chiara nei negozi.
Per fare un confronto: Test-Achats esamina specificamente l’elenco degli ingredienti. Per la mozzarella è identico.
“Tutti i nostri test sono specifici per prodotto. Per la mozzarella, vengono testati cinque elementi: etichettatura, composizione, gusto, autenticità e microbiologia”, afferma. spiega Lisa Melloux, portavoce di Test Achats.
Il secondo esempio è in un altro negozio. Da un lato: la pasta di un marchio importante. Dall’altro: spaghetti biologici a marchio del distributore. “Se c’è in vendita pasta di marca molto buona, la prendo. Ma non sempre il marchio determina la qualità”.dice un cliente.
A volte è una questione di reputazione, perché in termini di qualità, gli spaghetti biologici con il marchio vincono questo duello, secondo Test-Achats.
Il gioco continua anche fuori dalle corsie alimentari. Per i detersivi, ad esempio: vince il marchio del distributore. Per alcuni prodotti, la più grande differenza sarà il prezzo.
Confronto di circa 1.500 prodotti
Pertanto, negli ultimi cinque anni, l’organizzazione dei consumatori ha confrontato quasi 1.500 prodotti di distributori e marchi. Mostra che oltre alla differenza di prezzo del 51%, la qualità dei prodotti dei distributori è leggermente superiore a quella dei prodotti di marca.
Per giungere a questa conclusione, l’organizzazione ha esaminato i test condotti negli ultimi cinque anni. Si tratta di un totale di 92 test (38 negli alimenti, 30 prodotti per l’igiene e 24 prodotti per la manutenzione) e un totale di 1534 prodotti (731 alimenti, 427 per l’igiene e 376 per la manutenzione). Pertanto, da questa analisi emerge chiaramente che la qualità dei prodotti a marchio del distributore (68/100) è superiore a quella dei marchi nazionali (internazionali) (62/100).
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