Coppia belga
IlL’Ufficio di verifica ha avvertito il Parlamento della gravità dell’effetto valanga del debito pubblico nella sua relazione sul bilancio 2023.
Il rapporto debito pubblico del Belgio scenderà dal 105,3% del PIL nel 2022 al 108,2% nel 2023. Per l’entità 1, ovvero il governo federale e la previdenza sociale, scenderà, in assenza di cambiamenti di politica, dall’87,7% del PIL al 93,5% nel 2027 Questo aumento di 5,8 punti percentuali in tre anni è dovuto principalmente al saldo di finanziamento che si svilupperà a -4,5% nel 2027.
Effetto valanga
Dati i tassi di interesse storicamente bassi fino all’inizio di quest’anno, il tasso di interesse implicito nel debito è rimasto ben al di sotto dell’inflazione. Pertanto, l’effetto valanga, cioè l’aumento meccanico del debito come il Belgio negli anni ’80, può essere evitato, nonostante la presenza di ampi disavanzi primari e un rallentamento della crescita economica. Nei prossimi anni, secondo la relazione del tribunale, le prospettive sembrano ancora più fosche.
“Il marcato rallentamento dell’inflazione, previsto a partire dal 2024 (1,8%), insieme al potenziale rialzo dei tassi implicito in un aumento di circa 200 punti base (ovvero il 2%) dei tassi di interesse dei mercati finanziari nel 2022, e il prudente disavanzo primario, può creare le condizioni favorevoli all’attivazione dell’effetto valanga”, avverte il tribunale.
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A causa della crisi, anche quest’anno i paesi europei beneficiano di un’umiliante clausola nelle norme che limitano il disavanzo e l’indebitamento pubblico. Ma nel 2024, questo potrebbe essere revocato. A quel punto, “paesi fortemente indebitati come il Belgio saranno tenuti a fornire la prova che stanno compiendo gli sforzi necessari per ridurre il loro debito pubblico entro quattro anni”, afferma la corte.
L’onere per interessi sul debito per il 2022 è stato rivalutato ed è ora di 6,9 miliardi di euro. La Corte dei Conti indica che tali previsioni sono state effettuate sulla base di ipotesi per il mese di settembre 2022. Non è escluso che gli stanziamenti per la copertura degli oneri per interessi subiscano un adeguamento al rialzo. Un aumento dell’1% della curva dei tassi di interesse rappresenterebbe un costo di arbitraggio di 660 milioni di euro l’anno prossimo.
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