Questo è lo scenario peggiore per il presidente. L’estrema destra compie una svolta storica e la sinistra conferma il suo ritorno. Anche con tutti i suoi diritti, se avesse accettato di unirsi a lui, il capo non avrebbe potuto governare. La crisi inizia dopo una campagna disastrosa.
Di Joel Miskin
cÈ un tuono! Peggio degli incubi più oscuri dell’Eliseo. Emmanuel Macron credeva che il pericolo sarebbe venuto dalla sua sinistra. Ma venne anche la tempesta – e con quale forza! – Dall’estrema destra.
Al termine del secondo turno delle elezioni legislative di domenica, la maggioranza assoluta è scivolata via con un ampio margine, Emmanuel Macron. Per vincere ci sarebbero voluti 289 deputati su 577, ma la sua coalizione ne ha vinti solo 234, secondo Ipsos. Anche con il sostegno dell’intera destra (se lo ottiene, il che è incerto), che resiste a 75 rappresentanti eletti, il partito del presidente difficilmente supererà l’ostacolo. La Francia è ingovernabile. Entra in crisi.
Con questa offerta, goditi:
-
Accesso illimitato a tutti gli articoli, file e report della redazione -
Il giornale in versione digitale -
Comodità di lettura con annunci limitati
“Appassionato di social media. Amichevole fanatico dei viaggi. Esperto del web. Risolutore di problemi. Studioso di pancetta malvagia.”