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Legislativa: Elizabeth Bourne ha presentato le sue dimissioni a Macron, che le ha respinte

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Legislativa: Elizabeth Bourne ha presentato le sue dimissioni a Macron, che le ha respinte

Il primo ministro francese ha presentato le sue dimissioni a Macron, che le ha respinte. Elizabeth Bourne riunirà l’intero governo a Matignon martedì all’inizio del pomeriggio.

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IlL’Eliseo ha annunciato martedì mattina che il primo ministro Elisabeth Borne ha presentato le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron, che le ha respinte “affinché il governo rimanga in servizio e si comporti in questi giorni”.

Il Capo dello Stato condurrà “le necessarie consultazioni politiche (…) al fine di individuare possibili soluzioni costruttive al servizio dei francesi”, come precisato dalla Presidenza, prima di una serie di incontri con i leader di partito martedì e mercoledì in l’Eliseo.

Tradizionalmente, dopo le elezioni legislative, il presidente del Consiglio propone le sue dimissioni. Questo approccio equivale a una nuova legittimazione del presidente del Consiglio, che il presidente ha prontamente riconfermato al suo incarico.

Emmanuel Macron ha scelto, martedì, il contrario di respingere queste dimissioni, mentre incombeva davanti a lui un tunnel di impegni internazionali (Consiglio europeo, vertice del Gruppo dei Sette, vertice della NATO) a partire da giovedì.

Incontro a Matignon

Il suo entourage ha detto all’AFP che la signora Bourne avrebbe riunito l’intero governo a Matignon martedì all’inizio del pomeriggio.

Tra i membri del gabinetto che dovrebbero includere Rue Varennes ci sono il ministro per la transizione ambientale e la coesione territoriale Amelie de Montchalin, il ministro della salute Brigitte Bourguignon e il segretario di Stato per gli affari marittimi Justine Benin, che hanno identificato l’entourage della signora Bourne. I tre sono stati sconfitti domenica al secondo turno delle elezioni legislative, dovranno lasciare il governo.

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Il boss che pranzava il lunedì con Elizabeth Bourne e gli intervalli di band! Edouard Philippe e François Bayrou hanno ripreso la guida, rischiando di bloccare le sue riforme in Assemblea, invitando i leader dei partiti politici.

Sei di loro saranno ricevuti di seguito martedì all’Eliseo: Christian Jacob (LR) ha aperto la marcia alle 10:00, davanti a Olivier Faure (PS) alle 11:00, François Bayrou (modem) alle 2:00, Stanislas Guerini (LREM) alle 15:00, Marine Le Pen (RN) alle 17:30 e Fabien Roussel (PCF) alle 18:30, davanti ad altri mercoledì come il leader dell’EELV Julien Bayot.

“Il presidente del Consiglio ha fatto appello a restare per avere gli strumenti necessari per affrontare la situazione e le emergenze in Francia, cosa che non abbiamo potuto fare con il governo dimesso e la gestione dell’attualità – ha spiegato – siamo nel suo entourage.



“Ci sono molte ordinanze da adottare nei prossimi giorni, tra cui la rivalutazione pointer point, la seconda fase di Parcoursup, il premio/malus auto, l’attuazione delle azioni di emergenza per la missione Braun (in casi urgenti e non programmati), cura della Redazione nota), le ricompense del discepolato industriale”, identifica questa fonte che stima che “non possiamo permetterci di avere un governo che non se ne occupi”.

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