Ci è appena giunta una notizia scioccante. Stefan Demol, ex Anderlechtois e autore del celebre gol di qualificazione dei Red Devils contro l’Unione Sovietica ai Mondiali del 1986 in Messico, è morto giovedì 22 giugno in serata per arresto cardiaco.
Demol, che aveva allenato molti club, al momento era senza un datore di lavoro. Aveva 57 anni.
Tre volte campione con l’Anderlecht, coppa con lo Standard
Formatosi all’Anderlecht, Stéphane Demol ha iniziato con la prima squadra della RSCA nel 1984. Dopo tre scudetti (1985, 1986, 1987) e una Coppa del Belgio con lo Sporting, ha lasciato il Parc Astrid per il Bologna nel 1988. Dopo un altro anno, ha firmato con l’FC Porto, con il quale si incorona campione portoghese nel 1990, prima di trasferirsi al Tolosa e tornare in Belgio, allo Standard, nel 1991. Alza una nuova Coppa del Belgio con il Rocher nel 1993 e poi passa al Cercle de Bruges per una stagione. .
Poi il difensore ha raddoppiato la sua esperienza all’estero, prima di chiudere la carriera calcistica nel 2000 ad Halle.
Gol leggendario con i Diavoli nel Mondiale dell’86
Guy Tice lo convoca per la prima volta in Nazionale per una sfida contro la Bulgaria (2-0) nell’aprile 1986. Stefan Demol colleziona 38 presenze con i Red Devils, con cui gioca nel Mondiale 1986 in Messico e in 1990 in Italia.
Demol ha segnato un solo gol per la nazionale, ma un gol leggendario, contro l’Unione Sovietica nei famosi ottavi di finale del Mondiale 1986, quando i Devils raggiunsero le semifinali, che l’Argentina eliminò da Diego Maradona.
Dopo essere diventato allenatore nel 2000, Stéphane Demol ha allenato privatamente lo Charleroi nel 2009 ed è stato T2 nello Standard (2005-2006) e in nazionale insieme a René Vandereycken (2006-2008). Si è anche seduto in panchina in molti club stranieri, a Cipro, in Grecia, in Tailandia o in Arabia Saudita.
saluti
Anderlecht, Standard e Federcalcio belga gli hanno presto reso omaggio sui social network.
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