L’inflazione spiega in parte questo aumento, ma poiché la catena di supermercati non trasferisce completamente l’inflazione dei costi sul cliente, il margine di profitto ne risente.
In suo figlio rapport semistriel publié mardi soir, Colruyt pointe également la forte augmentation of coûts opérationnels, poussés by les coûts de l’energie et du transport ainsi que par des avantages du personal «che sont grandement influencés par le system d’indexation automatique des salaries in Belgio”. L’impatto principale dell’indice salariale è previsto anche nella seconda metà (dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023).
E quindi sciolto a causa di operatività e profitti. L’Ebit è ora di soli 123 milioni di euro, pari al 2,3% del fatturato (rispetto al 4,2% del primo semestre 2021-2022) e gli utili sono scesi a meno di 90 milioni di euro dai 162 milioni dello scorso anno.
Il debito è aumentato a 709 milioni di euro, poiché Colruyt ha continuato il suo investimento di 228 milioni di euro tra aprile e settembre, tra l’altro per costruire o rinnovare negozi ed espandere la sua capacità logistica in Belgio e Francia.
“I risultati di Colruyt sono sottoposti a pressioni significative”, analizza il CEO Jef Colruyt. “I prossimi mesi continueranno a essere molto impegnativi, poiché le cupe prospettive macroeconomiche continuano a influenzare il comportamento di acquisto dei consumatori”.
Secondo le previsioni del gruppo, il punteggio consolidato diminuirà significativamente nel 2022-2023 rispetto al 2021-2022. Colruyt prevede un calo durante tutto l’anno, significativo quanto quello visto durante i primi sei mesi dell’anno fiscale.